Associazioni di idee
L'olio di girasole non mancherà nei supermercati
In Italia, il consumo annuo di olio di girasole si aggira sulle 800mila tonnellate. Le quotazioni nazionali dell’olio si sono raffreddate a partire dalla scorsa estate
28 febbraio 2023 | C. S.
Ad un anno dallo scoppio della crisi ucraina, l’olio di girasole non è più un prodotto di difficile approvvigionamento. Merito della capacità di reazione dell’industria italiana, che ha saputo affrontare le conseguenze del conflitto, diversificando le provenienze e collaborando con le istituzioni nazionali. Ad affermarlo è il Gruppo oli da semi di ASSITOL, L’Associazione Italiana dell’Industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria.
Alla fine dello scorso febbraio, il blocco dei porti ucraini e l’aggravarsi dello scontro aveva fermato l’import di girasole, necessario per rispondere alla domanda dei consumatori e del settore alimentare. Il girasole è la base essenziale di numerosi filoni produttivi, alimentari e non, dell’economia italiana. Si va dall’olio, apprezzato dall’industria alimentare e in ambito bakery, alle farine per uso zootecnico e alle oleine, fondamentali per l’industria oleochimica ed energetica.
In Italia, il consumo annuo di olio di girasole si aggira sulle 800mila tonnellate. E’ impiegato nella produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili, tutti prodotti destinati alla grande distribuzione alimentare. Inoltre, il mondo Horeca lo predilige per le fritture. L’industria italiana di spremitura produce soltanto 150mila tonnellate di olio grezzo: ecco perché da tempo il comparto si è rivolto soprattutto all’Ucraina che, insieme alla Russia, prima della guerra rappresentava il 60% della produzione mondiale di olio di girasole e circa il 75% dell’export mondiale di questo prodotto.
“I primi mesi sono stati molto difficili – spiega Carlo Tampieri, presidente del Gruppo oli da semi di ASSITOL – ai problemi di approvvigionamento si sono uniti anche quelli della logistica, i cui costi sono aumentati a dismisura nell’ultimo anno. Abbiamo cercato di diversificare le provenienze, reperendo i quantitativi mancanti presso altri Paesi dell’Est, come la Bulgaria, che ha rafforzato la produzione, e l’Ungheria”. Il dato positivo è che l’Ucraina, nonostante tutto, è riuscita a garantire parte della produzione, puntando non più soltanto sul trasporto via mare, ma su quello ferroviario e su gomma.
A conferma della crisi superata, le quotazioni nazionali dell’olio di girasole si sono raffreddate a partire dalla scorsa estate. “Anche in un periodo complesso - commenta Tampieri – abbiamo assicurato agli italiani l’olio di girasole. La situazione geopolitica dell’ultimo anno ha però riportato d’attualità la necessità di implementare la produzione nazionale del girasole, rafforzando la catena di fornitura e incrementando la quota di autoproduzione al fine di garantire il miglior prodotto al consumatore finale.
Già da alcuni mesi, le associazioni consumeriste e le organizzazioni agricole chiedono che si ritorni all’etichettatura pre-guerra, sospendendo così la deroga alla puntuale indicazione degli oli da semi impiegati nei prodotti dell’industria alimentare. “Visto che l’emergenza è passata – osserva il presidente del Gruppo olio da semi di ASSITOL – ci sarebbero tutte le condizioni per ripristinare l’etichettatura standard, venendo incontro alle esigenze di trasparenza dei consumatori”.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
A rispettare l'olivo si comincia da piccoli
In occasione della Giornata dell’Albero, che si celebra il 21 novembre, sono stati messi a dimora quattro alberi di olivo, uno per ciascuna sezione della scuola a Surbo
20 novembre 2025 | 09:15
Associazioni di idee
Le virtù delle olive da tavola, patrimonio di salute da riscoprire
Le olive da tavola sono fonte di energia e grassi buoni, fanno parte di molte nostre ricette tradizionali, sono un grande esempio di biodiversità. Pochi sanno la differenza tra un’oliva taggiasca da una di Gaeta e si sa poco anche su come siano prodotte
20 novembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Crollano i prezzi dell'olio extravergine di oliva italiano: attenzione alle frodi
Una dinamica di calo dei prezzi così rapida, priva di giustificazioni economiche o produttive, rischia di destabilizzare l’intero comparto in una fase cruciale dell’annata olivicola. Chiesto un un monitoraggio attento delle importazioni, soprattutto da Paesi extra UE
19 novembre 2025 | 14:00
Associazioni di idee
Operazione anti-frode Ape Pulita: le truffe danneggiano tutti, fermarle è fondamentale
Sequestro nel Chietino di 50 tonnellate di miele e 12 di zucchero falsamente dichiarati biologici. Le frodi alimentari costituiscono un serio rischio per la credibilità di un comparto in forte sviluppo come quello biologico
17 novembre 2025 | 14:00
Associazioni di idee
La sofferenza delle piccole e medie imprese del vino italiane
Le realtà vitivinicole più piccole, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e compresi tra 5 e 10 milioni, registrano nel triennio le contrazioni più marcate: rispettivamente -16,4% e -6,4%. In controtendenza le aziende con più di 50 milioni di fatturato
15 novembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
I 25 anni del consiglio nazionale ordine tecnologi alimentari
Nell'ultimo G7 Agricoltura, i grandi della Terra nelle conclusioni hanno ribadito questa necessità: soddisfare la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo integrando fra loro le dimensioni ambientale, sociale ed economica
15 novembre 2025 | 10:00