Associazioni di idee

Finalmente la quadra per l'enoturismo italiano

Avviato un percorso per riconoscere un settore che vale miliardi di euro. Il disegno di legge in discussione al Senato evidenzia un quadro congruo ed esaustivo per l'enoturismo ma migliorare si può secondo Unione italiana vini e Movimento turismo del vino

08 febbraio 2017 | C. S.

“Ringraziamo il senatore Dario Stefàno per l’impegno profuso nell’elaborazione di un Ddl che disciplina l’enoturismo quale forma di turismo con specifica identità. L’enoturismo, attività strategica per l’intero comparto, necessita di un quadro normativo di riferimento in grado di supportarne lo sviluppo in maniera adeguata, dando alle imprese regole precise per operare, ai consumatori la garanzia di un’offerta turistica di qualità ed alle istituzioni gli opportuni strumenti di controllo. Auspichiamo che per un settore così variegato e complicato il confronto con soggetti come il nostro – che di enoturismo si occupa da un quarto di secolo – possa diventare sempre più serrato e costruttivo”.

Con queste parole Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento Turismo del Vino (MTV), ha commentato l’audizione che nei giorni scorsi MTV e Unione Italiana Vini (UIV) hanno avuto in maniera congiunta al Senato, dove è iniziato il confronto con le associazioni di categoria sul testo del Ddl Enoturismo presentato dal senatore Stefàno.

Per Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini: “L’analisi congiunta UIV e MTV sul ‘Ddl Stefàno’ evidenzia un quadro congruo ed esaustivo della definizione di enoturismo, dove sono declinate tutte le caratteristiche e le finalità di questo comparto che vanno oltre la semplice attività di ospitalità ma investono l’ambito della degustazione dei prodotti, oltre all’organizzazione di attività culturali e didattiche che le aziende vinicole possono mettere in atto per favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio. Dopo l’audizione abbiamo aperto un tavolo congiunto UIV-MTV dove approfondiremo tutti gli aspetti richiamati dal Ddl e stileremo una nostra proposta di suggerimenti di integrazione del testo; tavolo strategicamente importante che nel giro di poche settimane elaborerà una proposta che risponda alle attese degli imprenditori del settore”.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Le Dop e Igp dell'olio di oliva hanno bisogno di nuovo slancio per crescere

Nel 2024 la produzione di extravergine DOP e IGP raggiunge 16.190 tonnellate, con un aumento del 31,1% rispetto all’anno precedente, mentre il valore alla produzione sale a 194 milioni di euro. Ma i margini di crescita sono alti

06 dicembre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

Ristorazione e Ho.Re.Ca: nasce una nuova cultura dell’olio

L’olio è un ingrediente gastronomico, importante raccontarlo nel modo giusto per dargli valore. Formazione e opportunità di crescita per le imprese del settore

06 dicembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Occorre un funzionamento ordinato e trasparente del mercato dell'olio di oliva

Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode. L'articolo 167 bis del regolamento 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d'oliva e per la regolamentazione dell'approvvigionamento

05 dicembre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

Le difficoltà del vino italiano fuori dall'Unione europea

Secondo l’Osservatorio Uiv, la situazione dell’export verso i Paesi extra-Ue sta segnando una progressiva involuzione, con un calo a valore del 14% nel 3° trimestre e un cumulato nei primi 9 mesi di quest’anno sceso nel tendenziale a -5,7%

05 dicembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Troppe frodi: le quotazioni dell'olio di oliva nazionale al livello più basso da tre anni

Nei primi otto mesi dell’anno gli arrivi  di olio d’oliva vergine ed extravergine sono aumentati in quantità del 78%, con un’impennata proprio dalla Grecia, oggetto dei recendi sequestri a Bari e Lecce da parte di Guardia di Fianza e ICQRF

04 dicembre 2025 | 12:35

Associazioni di idee

Solo una finta clausola per salvare il riso italiano ed europeo

La soglia concordata è talmente alta da rendere lo strumento di salvaguardia quasi impossibile da attivare, consentendo alle importazioni a dazio zero di inondare il nostro mercato prima che si possa correre ai ripari

04 dicembre 2025 | 10:00