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ALLA SCOPERTA DEI VINI EMERGENTI, IL BOTTICINO DOC

Dalla provincia di Brescia i vigneti aggrappati alle soleggiate pendici delle Prealpi. Da uve Barbera, Marzemino, Sangiovese e Schiava Gentile si ricava un rosso rubino carico tendente al granato, di notevole struttura, adatto al medio invecchiamento e buono da abbinare con cibi ricchi e saporiti. Molti i giovani coinvolti

16 ottobre 2004 | Marco Rossi

Botticino è un paese limitrofo alla città di Brescia, famoso per il suo marmo che venne utilizzato anche per la costruzione della Casa Bianca e dell’Altare della Patria a Roma.



Qui i vigneti aggrappati alle soleggiate pendici delle Prealpi sopravvivono eroicamente alle pressioni urbanistiche, salvaguardando oltre all’ambiente l ‘inestimabile patrimonio di tradizione e cultura legati al vino.

Il clima mite e la favorevole esposizione dei terreni creano l’ambiente ideale per la produzione di vini rossi di notevole struttura, adatti al medio invecchiamento ed a cibi ricchi e saporiti.

Il Botticino è stato, nel 1966, uno dei primi vini italiani a potersi fregiare dell’ambita e allora innovativa qualifica rappresentata dalla Denominazione di Origine Controllata, risultato importante che ottennero i maggiori produttori botticinesi di vino, stimolati dall’esempio e dagli insegnamenti di Piero Bracchi e consorziati fra loro fin dal 1964, come afferma orgoglioso dei traguardi raggiunti l’attuale Presidente del Consorzio Michelagelo Scarpari.

VIGNETI
La zona di produzione è circoscritta ai Comuni di Brescia – zona Caionvico – Botticino e Rezzato.



La resa di uva prefissata è di 12 tonnellate per ettaro nel caso del Botticino , di 10 tonnellate per il Botticino Riserva. Le rese di vinificazione devono essere in entrambi i casi del 70%.

Il Botticino è ottenuto da un oculato uvaggio di Barbera (minimo 30%), vitigno diffuso nel mondo per le positive caratteristiche di attitudine all’invecchiamento e struttura che conferisce, Marzemino (minimo 20%), varietà locale che contribuisce in maniera determinante al colore, alla tipicità aromatica ed al corpo, Sangiovese (minimo 10%), il vitigno più diffuso in Italia che fornisce eleganza aromatica e piacevole morbidezza al gusto, e Schiava Gentile in piccola percentuale (minimo 10%) per aggiungere un tocco di freschezza.

Le migliori partite di Botticino possono acquisire la denominazione "Riserva" se invecchiate, eventualmente anche in botti di legno, per almeno due anni.

Da quando è stata istituita l’Indicazione Geografica Tipica il Botticino è stato ammesso alla produzione Igt “Ronchi di Brescia “.

Da un punto di vista organolettico il Botticino è un vino di colore rubino carico, tendente al granato; il profumo: vinoso intenso, leggermente etereo; il sapore: pieno vellutato, di notevole carattere, con un particolare gusto di vaniglia, esaltato da una giusta ed equilibrata tanninicità.

Quanto al ruolo del Consorzio, che attualmente riunisce 17 produttori, esso rimane un attore pressoché insostituibile nella fase di promozione del Botticino Doc, come sottolinea Michelangelo Scarpari, Presidente dal 1995: “il nostro – afferma – è uno dei consorzi più piccoli della provincia di Brescia, ma tutti i soci lavorano con elevata professionalità per soddisfare le esigenze della clientela nazionale ed internazionale.

Il consorzio può vantare la fattiva collaborazione degli enti pubblici, Amministrazione provinciale di Brescia ed i Comuni di Botticino e di Rezzato, con i quali organizza numerose manifestazioni enogastronomiche: la principale è la Rassegna del Botticino, nella quale vengono proposti abbinamenti con formaggi tipici bresciani. inoltre partecipa alle principali Fiere di settore (Aliment e Vinitaly).

Particolarmente lodevole l’iniziativa di diffondere, con la collaborazione di Renzo Dellea, noto testimonial della cucina bresciana nel mondo, una serie di ricette realizzate con il Botticino e con esso abbinabili: lodevole perché sfata il mito del Botticino come vino “solo“ da spiedo e ne rivela versatilità dimenticate e potenzialità inespresse.

STRADA DEI VINI COLLI DEI LONGOBARDI:
Il Consorzio aderisce alla Strada dei Vini Colli dei Longobardi , di cui il signor Scarpari è un socio fondatore, nata propria dall’ideazione e creatività dei produttori di Botticino. Consiste in un itinerario enogastronomico lungo l’interland sud–ovest del centro cittadino di Brescia con arrivo al Museo Santa Giulia, culla della cultura bresciana.



Le manifestazioni vitivinicole presenti nel territorio bresciano vedono pertanto la sinergia tra il Consorzio e Strada Colli Longobardi ed offrono momenti particolarmente apprezzati dai bresciani e dai turisti provenienti da altre province.

L’età media dei produttori del Consorzio è intorno ai 42–43 anni: recentemente numerosi giovani hanno deciso di condurre in modo diretto o indiretto le aziende; creando un cambio generazionale efficiente e positivo con un immediato vantaggio per l‘intero comparto.

Si può affermare che il Botticino sia da un punto di vista vitivinicolo e promozionale rappresenta per la provincia di Brescia una interessante e vivace nicchia di mercato indispensabile per valorizzare il proprio ambiente, paesaggio e territorio.

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