Articoli 10/07/2010

Per crisi e per diletto la birra vince sul vino

Cala il consumo di birra ma aumentano i consumatori e sempre più italiani la ordinano quando vanno al ristorante. Beve birra quasi il 60% degli italiani e molti una o più volte alla settimana


E’ estate ed esce, come di consueto, l’ultima analisi Makno/Assobirra in cui vengono fotografati i gusti degli italiani in fatto di bevande alcoliche.
Interessanti i risultati.

Aumenta il numero degli italiani che apprezzano la birra: il 58,5%, erano il 56 per cento nel 2009, dichiarano di berla. Merito soprattutto della crescita dei bevitori abituali, il cui numero è in pratica raddoppiato negli ultimi 12 mesi, passando da 4,4% a 7,6%. Rimane invece invariato rispetto al 2009 il trend dei consumatori “abituali” e “sporadici”, rispettivamente il 24,6% e il 26,3& del campione.

“In un contesto riflessivo del mercato, che ha fatto scendere i consumi del 10% in 2 anni – afferma Piero Perron, presidente di AssoBirra - l’allargamento del bacino di appassionati di birra fa ben sperare per il futuro.”

In particolare l’aumento di quanti la bevono al ristorante e durante i pasti di tutti i giorni a casa propria può essere letto come l’effetto dell’attività ormai pluriennale condotta dal settore birrario per promuovere e diffondere una migliore conoscenza delle virtù di questa bevanda.

Andando a esaminare le varie occasioni di consumo, aumentano in maniera rilevante i consumatori di birra nei pasti fuori casa, che in un anno segnano un balzo del +148%. Un risultato che vale alla birra la palma di regina dei pasti fuori casa: se appena 7 anni fa il vino dominava con il 38,4% dei consensi (la birra era al 22,7%) oggi la situazione si è capovolta con la birra al 20,6% e il vino 18%. Prima assoluta resta l’acqua minerale naturale (56,7%).

Continua invece una situazione di testa a testa tra birra e vino (rispettivamente 46,9% e 47%) se prendiamo in considerazione solo i pasti fuori casa del week end e dei festivi. Un’altra novità che sa di rivoluzione culturale in corso.

La birra inizia a insidiare il vino tra le mura di casa dove è preferita come aperitivo. In queste occasioni, 1 volta su 3 in tavola arriva una buona birra (30,4%), che insidia il vino bianco (38,8%).

Altro segnale di una crescente cultura di prodotto: nel 2010 saper qualcosa di birra è ormai d'obbligo per gli italiani, che hanno sempre più familiarità con questa bevanda. La maggioranza ha i suoi stili preferiti, sceglie un bicchiere specifico, sa versarla correttamente. Partiamo dalla “beer etiquette”: 1 italiano su 2 la sa spillare correttamente (versandola prima lentamente, poi velocemente inclinando il bicchiere). E ormai solo 1 su 4 (-31% rispetto all'anno scorso) si ostina a berla senza le proverbiali “due dita” di schiuma, vero segreto per esaltare il gusto e preservare le caratteristiche organolettiche della bevanda. Sono meno della metà rispetto all'anno scorso (da 42,1 per cento a 25,3 per cento) i consumatori che la bevono da un bicchiere qualsiasi, mentre triplicano quanti cercano quello “giusto” a seconda dello stile birrario. Si registra però anche – a dimostrazione che il consumo della birra resta libero da rigide regole - la nuova tendenza di bere la birra direttamente dalla bottiglia da 0,33 cl, che accomuna 2 italiani su 10, soprattutto giovani. A proposito di stili birrari, la birra più apprezzata dagli italiani resta la classica e versatile chiara: lager e pils, seguite dalle specialità di frumento, weizen e blanche. A seguire, le ale, le birre d’abbazia e le analcoliche.

di Graziano Alderighi