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La tutela delle Dop e delle Igp. Quanto serve sapere

Un libro di Laura La Torre e Marco Cereto offrono un quadro chiaro ed esaustivo. E' un volume che costituisce un capisaldo per quanti vogliano approfondire l'argomento

17 aprile 2010 | Luigi Caricato



Ci sono libri che si devono necessariamente avere perché utili e chiarificatori. Uno di questi è stato scritto da Laura La Torre e Marco Cereto. Quest’ultimo è un esperto di diritto agrario e di diritto della Comunità auropea, la prima invece rappresenta un solido punto di riferimento per l’Italia, e attualmente ricopre l’incarico di direttore generale della vigilanza per la qualità e la tutela del consumatore presso il Ministero delle Politiche agricole.

E’ un vero peccato che non ricopra più l’incarico che l’ha vista protagonista per anni nella creazione delle denominazioni di origine. D’altra parte, quando entra in scena la politica, si sa, vengono puntualmente sacrificate le grandi professionalità, senza mai curarsi degli effetti che ne conseguono. Ma questa è un’altra storia, certamente amara.

E’ il limite più insanabile di un Paese che avanza indietreggiando, facendo procedere a marcia lenta un Paese che dovrebbe al contrario correre e anticipare i tempi.

Il libro, dunque, è di quelli da non perdere: si intitola La tutela delle Dop e delle Igp ed è pubblicato dalle edizioni Graus. Non è di facile lettura, perché si entra nel dettaglio di aspetti giuridici, ma non è ostico, si procede senza problemi riservando un po’ di attenzione che non gusta mai.

Chi è alla ricerca di informazioni corrette, le trova senza fatica, e lo si evince pure dalla stessa quarta di copertina, che nel testo di presentazione avverte dei rischi di tanti improvvisati esperti del settore che anziché fornire certezze, offrono informazioni non sempre coerenti tra loro. Ed è un’altra amara verità anche questa, che purtroppo caratterizza il nostro Paese.

Diventa perciò importante evitare il rischio di banalizzazione, il che costituisce già un traguardo significativo. Tant’è che senza tanti giri di parole gli autori denunciano “il proliferare di marchi pubblici di qualità, fenomeno che finisce con l’ingenerare confusione nel consumatore”.

Ed è così, che dopo un serrato confronto tra marchi e denominazioni di origine, si passa punto per punto in rassegna la normativa che disciplina i Consorzi di tutela, come pure le stesse strutture di controllo. Si procede inoltre con l’analisi del Decreto legislativo del 19 novembre 2004, il numero 297, recante le “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento Ce 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”, per concludere infine con una preziosa e quanto mai lucida analisi delle più importanti sentenze della Corte di Giustizia in materia di indicazioni geografiche.

Un libro di non facile lettura, lo si è detto, comunque breve, essenziale, di appena cento pagine, quelle necessarie per capire e sciogliere ogni dubbio.