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MERDA, MA NON D’ARTISTA. UN PO' DI SPIRITO PROVOCATORE CI VUOLE, I TEMPI E LE OCCASIONI RICHIEDONO DELLE SANE PUNZECCHIATURE

Come reagire allo sfascio delle Istituzioni? Beppe Grillo lancia per l'8 settembre la giornata del "Vaffanculo Day". Forse si esagera? Dipende dai punti di vista. Può certamente suonare volgare, ma la società ha bisogno di uno scossone. Per non impantanarsi

08 settembre 2007 | Luigi Caricato

“E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco,
vidi un col capo sì di merda lordo
che non parea s'era laico o cherco”.

Dante, Inferno, c. XVIII, vv. 115-117

Piero Manzoni, Merda d'artista

Io, qualunquista con la coscienza a posto. Se dovessi paragonare la classe politica italiana a qualcosa che abbia una forte valenza simbolica, penserei subito alla cacca.

Si, proprio così: il mondo politico italiano – nel senso più ampio del termine, includendo perciò genericamente un po’ tutti, dai parlamentari fino al frastagliato sottobosco dei tanti che aspirano alle più svariate cariche istituzionali, importanti o meno che siano, purché redditizie o comunque dispensatrici di privilegi – mi fa proprio pensare alla merda.

Avete letto bene, mi riferisco per l’esattezza a quel pasticcio di sostanze che il nostro corpo felicemente evacua ogni dì, quando ovviamente tutto funziona con regolarità. Non me ne vogliano gli animi più sensibili e nobili, con i più raffinati intellettuali nostrani in testa, i quali fortemente irritati di certo si stracceranno le vesti, di fronte a tale ardito paragone, e scoreggeranno di sicuro un urletto scomposto, al grido di “è qualunquismo, è un puro e triviale qualunquismo”.

Però, cari lettori, intendiamoci: o ciò che si legge nelle varie inchieste è frutto d’invenzione, o la verità delle notizie è tale da non poterla in alcun modo smentire. Il libro di Stella e Rizzo su La Casta è a disposizione di tutti; le inchieste sugli smodati privilegi di sindacalisti e politici è stato riportato nero su bianco dal settimanale “L’Espresso”, nel corso di quest’estate.

Beppe Grillo, dal suo blog, lancia intanto il “Vaffanculo Day”, all’indirizzo dei tanti parlamentari e affini, e l'evento si celebra proprio oggi, in data 8 settembre.

Insomma, per concludere con il nostro più bieco e becero qualunquismo (visto che non si può perdere tempo a discettare di merda):

- o tutto ciò che si scorge in giro è solo un sogno, e tali segnali sono un incubo che si dissolverà ben presto nel nulla;

- o, per contro, la nostra classe politica (la quale, però, resta in ogni caso lo specchio della società - seppure non di tutta, per fortuna) è proprio assimilabile (in senso figurato e bonario, senza alcuna offesa, s'intende) alla merda, alla pura merda, ma non d’artista, come quella inscatolata da Piero Manzoni, di più pregevole fattura.

Ed ora un appello: visto che in Tibet i fedeli amavano conservare gli escrementi del Dalai Lama, quale reliquia da appendere a mo' di ciondolo al collo, perché non fare altrettanto noi?
Sarebbe utile fornire, su esplicita richiesta dei cittadini italiani, un pezzo di merda e chiamarlo per nome. Ovviamente la distribuzione avverrà con la massima discrezione. Chi vorrà la cacca del politico, a mo' di amuleto, si iscriverà a una lista specifica. Non sia mai, d'altra parte, che la cacca di un politico di destra vada al collo di un cittadino votante a sinistra! - o viceversa.
Sarebbe un'ottima idea. Del resto, se il capo spirituale del buddhismo faceva confluire nei propri escrementi un che di terapeutico, perché allora non riporre la medesima fiducia nelle feci dei nostri ammirevoli politici? Potrebbero infatti guarirci dai grandi mali che affliggono la società. L'idea sarebbe da avanzare ai capi gruppo dei rispettivi parlamenti. Non si sa mai.

Pasticcio di cacca. E, per concludere, si può trovare un po' di pace interiore affidandoci agli antichi romani, e in particolare al loro catillum concacatum, letteralmente "pasticcio di cacca", a imitazione degli escrementi. Una vera rivoluzione gastronomica, seppure in senso ironico.

Esemplari di cacche allestite per una mostra

TESTI CORRELATI

- Elogio della merda:
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- Viva la merda e chi ha voglia di cagare:
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