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APPUNTI E DISAPPUNTI DA UN'ESTATE INFUOCATA

Anziani abbandonati come cani decrepiti, meteorologi nei panni di navigati showman in televisione, vip che giustamente d'estate riposano, notizie gonfiate perché risultino più vere

06 settembre 2003 | Luigi Caricato

Un’estate 2003 all’insegna dell’emergenza. Niente pioggia. Caldo inverosimile. La colonnina di mercurio sale a livelli vertiginosi. Muoiono migliaia di anziani. Anche di solitudine, talvolta. Spesso vengono accantonati in casa senza assistenza, come vecchi cani decrepiti. Non v’è motivo che intralcino le meritate vacanze delle generazioni più giovani, quelle che producono reddito e illusioni, per intenderci. Bisognerebbe però fondare un’associazione specifica, a tutela e contro l’abbandono irragionevole di umani in età avanzata. Qualcosa di simile ai tanti movimenti di opinione a difesa degli animali. Anche i bipedi umanoidi meritano in fondo rispetto.


L’anticiclone africano scatena gli animi. Provoca sconcerto e fastidio, appena viene evocato dai signori delle previsioni. Con una vena di disappunto riconosco la incolmabile lontananza, per spessore e approccio, dal mitico e irripetibile colonnello Bernacca. Altro stile. Oggi si professano ancora meteorologi, ma indossano con maggiore disinvoltura i panni di navigati showman, con qualche malcelato imbarazzo per la divisa. E’ la televisione a sfalsare la realtà o sono io per contro un pessimo utente?


“I fiumi” – annunciano con mestizia e all’unisono gli spiker dei tg– “sono in secca”. Allarme generale. Vengono intervistati alcuni stimati professionisti, per lo più sconosciuti al grande pubblico. Resto stupito che non si siano rivolti a personaggi dello spettacolo, per commenti e considerazioni anche di natura tecnica, come accade nelle programmazioni d’alta stagione, più appetibili per i sacri riscontri dell’Auditel. Poi rifletto: in estate i vip sono in vacanza. E’ giusto che riposino. Li vedremo pontificare al ritorno, su ogni argomento. E’ questione di giorni oramai. Presto! Rientrate tutti dalle ferie! Si ricomincia.


Con lo stato di emergenza ancora in corso, i pianificatori dei media televisivi hanno compreso che non solo il delitto di Cogne, perfino le problematiche ambientali suscitano il coinvolgimento dell’opinione pubblica, anche nelle ore di massimo ascolto. Sono stati riservati ampi e qualificati spazi di rilievo, purché si continuino a esasperare le situazioni, ingigantendole oltre misura. Come al solito. Altrimenti la notizia quasi non c’è.