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VAI DAL MEDICO? STAI CERTO CHE TROVERAI UN QUALCHE “SUGGERIMENTO” SUBDOLO E PERSUASIVO. PUR DI INDIRIZZARE I CONSUMI VERSO GLI OLI DI SEMI, SI ADOTTANO LE SOLUZIONI PIU’ INSIDIOSE

Chiaro l’obiettivo: spingere i pazienti a un condizionamento soft, quasi impercettibile. Ci risiamo, è la solita storia che penalizza l'olio di oliva. Sul fronte della comunicazione, in fatto di alimentazione e salute, in Italia accade di tutto. E i medici cosa fanno? Perché non vigilano? E gli organismi che accettano di stare al gioco come giudicarli?

03 febbraio 2007 | Luigi Caricato

Veniamo ai fatti. Sono in uno studio medico e sul banco delle riviste trovo, opportunamente collocata in un cantuccio ben visibile, una pila di depliant informativi. Nulla di strano, tanto più che in un opuscolo in formato A4 ripiegato in due trovo degli utili suggerimenti per una sana e corretta dieta.

Benissimo, dico. Finalmente si fa un po’ di informazione alimentare. C’è troppa ignoranza in giro. Disporre di un testo guida è senza dubbio un’idea vincente.
Abituato come sono a verificare la fonte prima di vagliare il contenuto, scorgo una pagina interamente dedicata alla Fondazione italiana per il cuore. Magnifico, dico. Bel gesto di civiltà, davvero encomiabile.

“Alimentarsi in maniera appropriata - leggo, curioso e un po’ assorto – è la scelta iniziale, e per certi versi più importante, per ridurre il livello di colesterolo nel sangue, con l’obiettivo di prevenire le malattie cariovascolari come l’infarto di cuore, e più in generale di mantenere uno stato di benessere e di salute nel tempo."

Caspita, che straordinaria manifestazione di affetto verso l’umanità!
“In questo leaflet – leggo, sempre più rapito dalla soddisfazione, ovviamente – troverete alcune indicazioni su come raggiungere questo obiettivo, imparando a selezionare gli alimenti...”.
Gongolo di piacere, tant’è che mi rigiro il foglio tra le mani come fosse una immagine a contenuto erotico. Ripeto: con infinito piacere, osservando ogni minimo particolare. Sono dieci punti, insomma è un decalogo!
Sono i dieci comandamenti che salvano spirito e corpo. Chi si comporta bene, vince un ghiotto premio: la vita.

Osservo ogni particolare. Il primo che salta agli occhi recita: "Il presente opuscolo è distribuito da"... l'olio di semi di mais Cuore!



Oddio, la luce! La beatitudine celeste a portata di mano, anzi di confezione d’olio. Di Olio Cuore, naturalmente. Sì, benedetto sia il cielo, non di un olio di semi di mais qualsiasi, ma un olio di semi di mais dietetico e dal glorioso marchio “Olio Cuore”. E sia glorificato e santificato il Signore nostro Iddio, che ci fa la grazia mandandoci sulle nostre tavole, e negli opuscoli distribuiti presso gli studi medici, l’Olio Cuore. E sia glorificata anche la Fondazione italiana per il cuore, che ci rende felici facendo da tramite per ricevere i preziosi consigli alimentari.
E subito la curiosità monta, e in modo altrettanto sollecito leggo al punto due del decalogo, alla la voce “I grassi alimentari”. E proprio come uno scolaretto sensibile ai suggerimenti, prendo subito, con un moto d’emozione che avranno notato tutti in sala d’attesa, la mia matita dal taschino, per sottolineare le parti più significative.
Così, mi dico tra me e me, quando sarò sulla direzione di casa passo prima dal supermercato per rifornirmi dei cibi giusti, quelli che fanno bene alla salute, e al cuore, s’intende.
Grazie, dunque, Olio Cuore. Grazie perché esisti e pensi a noi comuni mortali, a noi ignari di cosa sia l’educazione alimentare. E grazie anche alla Fondazione italiana per il cuore, perché, senza l’ausilio di tanta scienza, noi gente da poco avremmo perso una simile occasione di salvezza.
Uno le cose deve saperle, deve essere correttamente informato: “vai, prendi questo, prendi quello; evita questo, evita quell’altro”. Insomma, mangiare informati è meglio.

Guardo l’opuscolo e cosa leggo? Ponete particolare attenzione ala scelta dei grassi da utilizzare sia nella preparazione sia nel condimento dei cibi.
Ottimo, sagace consiglio!
Limitate l’uso del burro, dello strutto e soprattutto delle margarine dure in panetto, e preferite invece gli oli vegetali, sia l’olio di mais (il più efficace, assieme agli altri oli di semi ricchi in acido linoleico, nel ridurre la colesterolemia, anche per il suo elevato tenore in fitosteroli) sia l’olio di oliva extravergine. (...)”



Già, bello e lucido esempio di comunicazione scientifica: la priorità della scelta cade, e sia santificato il buon nome di Dio, proprio sull’olio di semi di mais, con specifiche chiarificanti, che non lasciano dubbi sull’efficacia di questo nuovo olio santo che nasce dal cuore e fa saltare le staccionate anche ai paralitici, e che dico i paralitici, anche ai defunti; poi, beh, se proprio uno insiste, c’è pure l’extra vergine, ma qui non è il caso di approfondire, manca il cuore. Sì, perché, mica si può sottovalutare l’efficacia taumaturgica dell’olio di semi di mais! Per il cuore, dico, c’è l’olio che fa bene e protegge ogni cellula del nostro corpo, lo scrivono anche negli opuscoli, perché perdere dunque una simile occasione? Non sia mai che uno si perda in storie di secondaria importanza. L’olio extra vergine di oliva? E cos’è mai, l’olio extra vergine di oliva! Si, non fa male, tonifica, ma mica c’ha il cuore dentro!

Oh, che soddisfazione, ora che so tutto su come mantenere in perfetto stato di salute il mio corpo! Godo. E sia elevato un grande grazie, dunque, un sentito grazie ad Olio Cuore. E grazie pure alla Fondazione italiana per il cuore. E grazie, e grazie, e grazie. “Grazie di esistere”, e lo dico con il cuore in mano.

E luce sia! Il messaggio mi è arrivato in tutta la sua evidenza. Vado dritto al supermercato. Mi precipito. Quest’Olio Cuore costa molto più degli altri oli di semi di mais, ma ne vale la pena. C’è il cuore dentro, che palpita. Ed è anche dietetico, lo sentenzia il contenitore.

Ora, tuttavia, soddisfazione a parte, non nascondo che una tiratina d’orecchie mi ci vuole comunque, visto che sono andato dal medico per fare delle analisi del sangue, per un controllo generale, solo dopo aver lasciato scorrere ben cinque anni e mezzo di tempo. Che pazzo scriteriato sono! Si sa che la prevenzione è importante. E’ vero che c’è l’Olio Cuore che risolve ogni problema, ma la prevenzione, dico, è sempre una buona cosa praticarla.