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IL SUD? TROPPO EMARGINATO DAI MEDIA. MA CON RINO GATTUSO QUALCOSA CAMBIA

Non c'è solo una luce fosca. Il calciatore del Milan si trasforma in imprenditore e fa vedere, dalla sua Calabria, l'altra faccia della realtà. Apre così uno stabilimento per la depurazione e stabulazione dei molluschi

27 gennaio 2007 | Ada Fichera

Quando si decide di “dipingere” il soggetto del proprio ritratto con toni cromatici esclusivamente scuri, il risultato è di certo volontariamente grigio (in senso lato) e per lo più privo di qualsiasi messaggio di vita, di serenità e di positività.
È un po’ quello che spesso fanno i media, ogni qualvolta parlano delle regioni italiane del Sud (Calabria, Puglia, Sicilia,…) con il preciso intento di raccontare spesso solo quella parte di verità che vogliono narrare; ovvero solo quelle sfaccettature connotate da un’evidente negatività, omettendo, in modo fra l’altro particolarmente accorto, tutto ciò che di ridente eventualmente ci sia.

Ecco allora che non è difficile creare nell’immaginario pubblico un’idea di Sud tratteggiata solo da episodi di mafia, camorra, truffe, mentalità chiusa…
Si scrivono interi libri che hanno come sfondo proprio questo genere di ambientazione e di episodi, si mettono in scena spettacoli e si mandano in onda fiction dove la Sicilia è ancora rappresentata con uomini con baffi, cappello e “lupara”, con donne con lo scialle nero in testa che si aggirano per le strade dei paesini dell’entroterra (scenario tuttavia tipico di una Sicilia di almeno 100 anni fa), si fornisce della Campania la sola immagine di una Napoli dove o si spara o si ruba, la Calabria a volte sembra “non esistere”…

In pratica, si esalta un lato del sud del nostro paese, che seppur per certi aspetti vero e comunque marginale, fa apparire queste terre solo sotto una luce che non gli è propria “in toto”.
È l’immagine più comune e forse anche la più facile e comoda che si possa fornire, quella che nel tempo ha attaccato a queste regioni e ai loro popoli un’etichetta ingiusta e che divora, oscurandola, l’altra faccia di una realtà che, pur arricchendo spesso la cronaca nera, non è tuttavia sempre nera!

Necessita, oggi più che mai, un riequilibrio fra nord e sud per abbattere, almeno parzialmente, quel muro storico innalzato da chi ha avuto di certo giovamento da un simile scenario nazionale.
È pur vero che talvolta quel marchio, tanto odioso quanto immeritato, è stato auto-fissato proprio da coloro che ivi sono nati e che lì vivono, a causa di un loro frequente atteggiamento diffuso nel non lottare affinché giorno dopo giorno si verifichi un mutamento, ma finalizzato più al cosiddetto “piangersi addosso” o in alcuni casi nel perseverare nell’errore; talvolta, infine, non è difficile individuare anche una certa inattività nel non utilizzare al meglio le tante risorse che queste regioni possiedono.

Di recente, anche il noto Rino Gattuso, calciatore del Milan e campione del mondo con la nazionale, si è espresso in merito, sul “Quotidiano di Calabria”, affermando: «La Calabria è una regione come tutte le altre e nel cui futuro io ho fiducia. Ha bisogno solo della buona volontà degli imprenditori. Iniziative ce sono tante in Calabria. Solo che, purtroppo, la stampa predilige le cose negative che schiacciano quelle positive. Certa stampa è troppo spesso ingrata e critica. Si, è vero, ci sono anche cose negative in Calabria, ma tra i compiti che ci siamo prefissati c’é quello anche di far venire alla luce tutte queste realtà positive».

L'iniziativa di Gattuso va premiata, perché ha scelto di investire in un'attività imprenditoriale nella sua Schiavonea di Corigliano Calabro. Il suo stabilimento per la depurazione e stabulazione dei molluschi apre nuove prospettive di sviluppo e offre nuove speranze per rilanciare un territorio che meriterebbe sempre maggiori consensi. La società "Gattuso & Catapano" rappresenta dunque un esempio positivo nel rilancio di una Calabria afflitta da mali storici che vanno però superati con fiducia e serenità. Per questo l'arcivescovo di Rossano, monsignor Santo Marcianò, ha voluto ringraziare il centrocampista della Nazionale Gattuso per aver aiutato concretamente tante famiglie vittime di una disoccupazione strisciante e difficile da arginare.

Speriamo dunque che su questo fronte qualcosa d'altro, prima o poi, si muova, per valorizzare la punta estrema dell’Italia, ultima ma non ultima, ricca di grandi risorse fisiche, geografiche ed anche umane.

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