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TRAGICO UNDICI SETTEMBRE. UN GIORNO CHE CI HA CAMBIATO LA VITA

Siamo al quinto anniversario dello storico evento. Ancora scorrono le immagini di tanta sofferenza, non si può dimenticare. Migliaia di vittime innocenti sono state sacrificate nel nome della barbarie. Presto nelle sale un film di Oliver Stone, dal titolo “World Trade Center”

09 settembre 2006 | Ada Fichera

Mentre riecheggiano ancora le notizie degli ennesimi attentati (fortunatamente “sventati”) in Inghilterra, anche quest’anno si avvicina il giorno del ricordo.
Ricordo, commemorazione, riflessione,… per un giorno che ha cambiato il mondo.
Lunedì, ancora una volta, a cinque anni dall’11 settembre 2001, ci fermeremo (giustamente) a pensare; riserveremo del tempo per richiamare alla memoria (anche se di certo non abbiamo mai rimosso) quell’attacco terroristico senza precedenti.
Immagini terribili che scorrono fra i nostri ricordi come le scene di un film, ma che purtroppo hanno tutta la tragicità della realtà.
Quattro aerei che si schiantano in successione su quattro obiettivi mietendo migliaia di vittime innocenti (2.823 morti), ma anche quattro attentati che si costituiscono come lo spartiacque tra un prima e un dopo segnando per sempre la storia americana e del mondo intero.

L’11 settembre 2001 ha infatti cambiato la nostra vita. È inutile negarlo. Ecco allora che, anche quest’anno, l’11 settembre sarà un giorno di silenzio, di preghiera e di memoria per i cittadini americani, ma non solo per loro.
Cinque anni di minacce, di guerre e soprattutto di paura, con la quale abbiamo pian piano iniziato a convivere.
Ma l’11 settembre è anche, inevitabilmente, un giorno di “allarme attentati”, anche se forse è solo un fattore psicologico, poiché probabilmente è un giorno con la stessa percentuale (alta) di pericolo di tutti gli altri.
Questa data è infatti divenuta un simbolo del terrorismo targato Al Quaeda, ma si sa i simboli contano, eccome…

Di questo parere è anche il noto scrittore, filosofo e semiologo Umberto Eco, che nel suo ultimo libro, A passo di Gambero, scrive: “Che la tragedia delle Due Torri abbia avuto un peso nell’ordine del simbolico, lo hanno detto tutti. Se gli aerei dirottati si fossero schiantati, producendo le stesse vittime (…), su due grattacieli nell’Oklahoma, il mondo non avrebbe subito lo stesso choc. Quindi i simboli pesano…”.

A commemorare in modo ancor più evidente l’11 settembre, quest’anno, anche un film presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia proprio in questi giorni. Si intitola World Trade Center, porta la firma di Oliver Stone e sarà nelle sale italiane dal 13 ottobre.

L’11 settembre sarà allora nuovamente un giorno per non dimenticare, ma anche un input per una società che deve trovare la forza per andare avanti, quella forza necessaria per non darsi per vinti, per “girare pagina” e per superare (se possibile) catastrofi come quella ancora senza fine del 2001.

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