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TRA ANSIA, BUSINESS E CALORE FAMILIARE... È ARRIVATO NATALE!
Manca poco al grande momento, eppure, al solito, sembra che tale occasione venga puntualmente svuotata di senso. Addirittura per molti italiani sta subentrando la trepidazione da regali. Sarebbe però molto bello che si riavesse l’incanto che il tempo e il consumismo ci hanno fatto un po’ dimenticare
17 dicembre 2005 | Ada Fichera
Pochi giorni e sarà ancora una volta Natale.
Già ,â¦Natale! Chissà se poi ha ancora il suo senso o se oggi è solo lâennesimo motivo di businessâ¦
La corsa allâultimo regalo, lâansia per cosa portare in tavola, e poi passato tutto questo resterà sempre il solito tormentone⦠âma cosa farai a Capodanno?â.
Ogni anno è sempre la solita storia, e anche in questi giorni leggiamo pagine e pagine di idee su quanto regalare ai nostri cari per una delle ricorrenze più importanti dellâanno.
Nel turbinio di quelli che, qualche anno addietro, erano i noti ââ¦consigli per gli acquistiâ¦â, credete che si riesca a trovare ancora spazio per il reale e profondo senso del Natale?
Forse, sebbene di rado, si riesce ancora. Il calore della famiglia riunita, la serenità che si ritrova la notte di Natale nella semplicità e nella magia dellâattesa della nascitaâ¦Sembra un privilegio solo per pochi, però, il senso cristiano di una festa che oggi diviene sempre più pagana e che, pare, si stia costituendo maggiormente come motivo di ansia e di stress che come momento felice e sereno.
à di pochi giorni fa, la notizia che, nelle settimane che precedono le festività natalizie, gli italiani sono molto più stressati e per il 90% sono colpiti da una tipica ed originale patologia: ansia da regali.
Sarà il caro-euro, che questâanno ha fatto decollare i prezzi del tradizionale albero di Natale al +11%, sarà che ogni anno, cercando di esseri originali e di accontentare i destinatari dei vari regali, si finisce per caricarsi di un generale nervosismo che certo prima o poi deve in qualche modo sfociare...Resta comunque il fatto che tutte queste componenti non agevolano certo il godersi quellâatmosfera consona a tale evento.
Sarebbe bello, questâanno, restituire al Natale lâincanto che il tempo e il consumismo ci hanno fatto un poâ dimenticare.
Il Natale è la ricorrenza più affascinante e allo stesso tempo più religiosa che il calendario presenti, ma oggi questa è diventata a tutti gli effetti una festa commerciale: spot televisivi che inneggiano a panettoni, cioccolatini, bambole, videogiochi, telefonini...E non è nemmeno una colpa, se, noi per primi, siamo impegnati e spesso totalmente assorbiti dalla sindrome dellâimpacchettare, se, tra fiocchi e carte colorate, siamo trasportati più dalla filosofia del âprendi tre e paghi dueâ che dallo stupore di questo giorno tanto speciale.
Così, ci prepariamo a festeggiare un 25 dicembre che sembra già , pur con qualche diversa sfumatura, la fotocopia dei precedenti degli ultimi anni. Un Natale che è poi in fondo la conseguenza e lâespressione stessa della nostra epoca e del nostro modo di vivere dâogni giorno. Un Natale âvittimaâ della âsocietà del benessereâ, che spesso fa regnare lâaridità di valori, il vuoto di senso e di spiritualità , e talvolta (diciamolo pure) il cattivo gusto.
Non è cambiato il Natale, siamo cambiati noi: il nostro tempo tende ad esaltare i nostri difetti e allo stesso tempo ad oscurare i pregi di ogni evento, racchiudendo tutto in un ornato e ben infiocchettato pacco regalo e riducendo, di frequente, le molteplici virtù in una tavola ben apparecchiata.
Il Natale italiano sta per realizzarsi e, anche stavolta, si fregerà di un abete ricco di doni, ma, allo stesso tempo, per molte famiglie, sarà caratterizzato da una povertà di valori.
I giorni avanzano, il tempo stringe e siamo ormai âin dirittura dâarrivoâ.
Lâaugurio che possiamo farvi, per il Natale 2005, è dunque quello di non lasciarvi trascinare esclusivamente dalla prepotente e dispendiosa sindrome commerciale, che rischia di ridurre tale evento ad una carta di credito vuota e ad una famiglia travolta dalla stanchezza e dai nervi. Seppur logicamente presi dallâorganizzazione e dai regali, speriamo che riusciate a riscoprire la candida atmosfera che gli è propria, a dedicarvi almeno parzialmente al sacro e profondo senso di questo giorno unico e magico. Comunqueâ¦buon Natale a tutti!
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