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SILVIO BERLUSCONI E TARJA HALONEN, UN AMORE MAI NATO. PER RIPICCA, VINI E OLI ITALIANI A RISCHIO

Proteste dei finlandesi dell’Mtk. L’Unione dei produttori agricoli intende boicottare olio extra vergine di oliva e vino italiano. Non hanno accettato l’affronto del nostro primo ministro. Meglio il culatello o la renna affumicata? Basta con queste baggianate. Il tutto è partito dal risentimento della presidente Halonen

02 luglio 2005 | Luigi Caricato

Berlusconi in cuor suo aveva scherzato sulle proprie arti amatorie. Tarja Halonen, presidente della Finlandia, non ha apprezzato.
I nordici saranno pure persone dall’animo nobile, ma non scherzano mica su certe questioni. Hanno poco da ridere di fronte alle battute del nostro primo ministro. Il sole lo vedono appena, i loro umori sono spesso uggiosi. O forse no? Eppure dal patatrac ch’è venuto fuori sembrerebbe proprio di sì.

“Come? Io che cedo alle lusinghe di Berlusconi? Non sia mai”, avrà detto irritata e sconvolta, in cuor suo, l’Halonen.
Berlusconi aveva liquidato con il suo solito fare il successo per il riconoscimento di Parma quale sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Una battutina simpatica, che si è tuttavia trasformata in un boomerang. La donna ha reagito male e i finlandesi ancora peggio. Risultato?

Il nostro ambasciatore è stato convocato dal governo finlandese per ricevere a testa bassa stupore e sconcerto per quanto accaduto.
Berlusconi per sdrammatizzare ha reso ancora più cruento lo scontro, fino a diventare un caso diplomatico. Aveva dichiarato con il suo solito, largo e ottimistico sorriso di preferire il culatello alla renna affumicata. Niente da fare, i finlandesi non hanno riso. Sono diventati scuri in volto. “Uh!”, avranno sussurrato sbigottiti. “Come si permette?”

Insomma, un apprezzamento pur gentile e garbato verso una donna comunque poco attrattiva quanto a bellezza, potrebbe costarci caro.
Cosa è accaduto di così drammatico? L’inverosimile. I rappresentanti dell’Mtk, l'Unione dei produttori agricoli della Finlandia, intendono boicottare, dopo questi reiterati episodi, i nostri oli extra vergine di oliva, i nostri vini, le nostre specialità gastronomiche.

Altro che scontro di civiltà tra Occidente e Islam. Qui stiamo sprofondando in un conflitto ben più cruento. E’ la discesa nel ridicolo, una forma di guerra ancora più insidiosa, perché colpisce l’intelletto come e peggio il gas nervino il nostro organismo.
Ma ci si rende conto dell’assurdità? Ma di che pasta sono fatti questi soggetti? Sarà colpa di Berlusconi? O dell'ultrasensibile Tarja Halonen?

Suvvia, animo. Siamo a corto di senso dell’humor. Un po’ di sorriso non guasterebbe. Ciò che si sta profilando è veramente osceno, risibilmente fuori da ogni logica. Datevi dunque una regolata signore e signori tutti, basta con queste strombettate.

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