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E I BAMBINI FANNO OH! CHE MERAVIGLIA, CHE MERAVIGLIA!
La purezza e la semplicità dei bambini esprimono una immagine di pura bellezza. Ogni cosa bella, tuttavia, può essere sporcata da chi non ha alcuno scrupolo a fare del male. Dal 2000 ad oggi sono 26 mila i bambini che si sono rivolti al Telefono Azzurro, nove mila dei quali hanno denunciato abusi fisici, sessuali e psicologici
18 giugno 2005 | Ada Fichera
Cosa câè di più bello di un bambino? Quale meraviglia più grande di un bimbo che ti guarda con i suoi occhi grandi, con quella voglia di scoprire e di capire il mondo?
à evidente che tale bellezza può essere sporcata, infangata e distrutta da chi senza scrupoli sgretola quanto di più puro esista.
Recenti notizie, ci informano infatti di episodi in cui, anche lâinfanzia, può divenire un incubo senza fine.
Dal 2000 ad oggi, sono 26 mila, i bambini che si sono rivolti al Telefono Azzurro e di questi, 9 mila, sono coloro che hanno avanzato richieste di aiuto per abusi fisici, sessuali e psicologici.
à semplicemente terribile solo pensare che possano esserci così tante persone che abusano dei soggetti così fragili ed indifesi, che sono capaci di velare di tristezza e di disperazione quello sguardo pulito ed ingenuo. Lâentusiasmo nel voler sapere, la velocità nellâapprendere e la rapidità nellâosservare, tutte facoltà frenate dalla violenza.
Spesso i bambini sono straordinari, hanno la capacità di insegnare a noi adulti, magari facendoci ricordare qualcosa di semplice, ma di molto importante, che abbiamo dimenticato.
Eppure ci sono molti minori ai quali è negato il manifestare e lâesprimere se stessi, ai quali non è permesso esibire quella gioia di offrire ai grandi la propria unicità . Ed è anche triste e squallido, a volte, vedere come, nei Paesi più âevolutiâ come il nostro, lâingenuità dei bambini lasci il posto ad una spregiudicata malizia, la quale, insegnata loro dagli adulti, non gli permette di vivere il loro tempo come meriterebbero.
Molti vivono in un dramma infinito e sono incapaci di uscirne. Sono deboli e precari come foglie appena attaccate ai rami sui quali si abbatte lâautunnale ed oscura tempesta.
Oltre ai numerosi casi di abusi, se volgiamo il nostro sguardo oltre i confini nazionali, ci sono anche vicende in cui si compiono altri tipi di violenza, nei quali si impedisce ai bambini di vivere lâinfanzia costringendoli a vivere da adulti.
Ridere, giocare,â¦sono concetti dei quali, questi sfortunati, sconoscono lâesistenza ed il senso.
Bambini mai bambini. Si pensi non solo ai minori-soldato nelle zone di guerra o a quelli âin manoâ alla criminalità , ma anche alle popolazioni che pre-determinano lâesistenza dei nuovi nati.
à scandalosa una notizia pubblicata in un ottimo servizio del quotidiano âLâEspressoâ, inerente ad un triste ed assurdo episodio verificatosi in India. Lâarticolo iniziava così: «Lei è appena nata, lui ha quattro anni. Oggi si sposano. Questa situazione, inimmaginabile in Occidente, è frequente in alcune zone dellâIndia contadina, dove spesso gli sposi sono preadolescenti o addirittura neonati. Accade soprattutto negli Stati del Rajastan e del Madhya Pradesh, rispettivamente ad ovest e nel centro dellâimmenso Paese asiatico. Un uso antico che sta provocando tuttavia tensioni e lacerazioni tra la gente».
âLe ragioni che spingono i genitori a far sposare i figli ancora piccoliâ, spiega Francesca Marino, studiosa della società indiana e direttore del sito Internet âStringerâ, â sono diverse a seconda della provenienza sociale delle famiglie. Per i poveri una figlia è innanzitutto una bocca da sfamare. Se si sposerà da bambina costerà meno mantenerla e si risparmierà il denaro per la dote, necessario per far coniugare unâadulta. Per i ricchi, invece, è una questione di potere. Le unioni tra bambini consolidano le alleanze familiari e garantiscono una facile conservazione di beni e proprietà evitando i problemi che potrebbero creare dei giovani adultiâ.
Caso non di certo isolato e, per questo, ancora più terribile.
I matrimoni precoci sono diffusi in molti Paesi del Sud del mondo. Secondo gli ultimi dati Unicef le donne che oggi hanno tra i 20 e i 24 anni, e che si sono sposate prima dei 18, sono, nei casi estremi, oltre il 70 per cento in Niger e in Chad e oltre il 60 per cento in Mali, Bangladesh, Guinea e Burkina Faso. Anche lâOnu sottolinea che la pratica prevale nelle zone rurali e presso le famiglie povere. Altre situazioni drammatiche si registrano in Repubblica Centrafricana, Mozambico e Nepal.
Infine, credo che la bellezza di questa Terra si completi a dovere solo con la semplicità e la purezza dei bambini; se sottraiamo questa, penso che di bello e puro, resti ben poco.