Articoli 15/10/2011

Il vino come antiquariato

Il vino come antiquariato

Non è più solo un alimento da tempo. E' certamente un bene rifugio per taluni appassionati, esperti e professionisti. Può anche essere un cimelio?


Le notizie di aste di vini preziosi si susseguono a ritmo costante, specie nei Paesi anglosassoni ma sono sbarcate anche in Europa e in Italia, dove Roma e Firenze la fanno da padrone in questo settore.

Le ultime “follie” di appassionati investitori sono recentissime. 9.597,20 euro per un'Imperiale 2006 di Masseto Tenuta dell'Ornellaia, battuta all'asta di Gelardini & Romani Wine Auction, lo scorso 8 ottobre a Roma. La casa d'aste italiana specializzata in vino ha visto aggiudicato il 93% del valore di base del catalogo, con incrementi medi, per lotto, del 42% su base asta, per un incasso complessivo di oltre 205.000 euro.

Per i curiosi, Bolgheri ha piazzato un altro colpo. Notevole successo hanno infatti riscosso le bottiglie del ''Sassicaia prima del Sassicaia'', annate 1964 e 1967, battute a circa 2000 euro l'una.

I prezzi dei grandi Bordeaux e Borgogna si sono stabilizzati dopo due anni di forti rialzi mentre sono proprio le etichette italiane ad aver focalizzato la maggiore attenzione del pubblico spuntando incrementi che, in alcuni casi hanno superato il 500%.

Se gli appassionati si contendono a colpi di assegni le bottiglie più pregiate, sia a scopo di investimento sia a scopo di status symbol, il vino sbarca anche tra l'oggettistica glamour, di antiquariato e da collezione.

Andrew Lloyd Webber, celebre compositore americano, ha venduto all’asta la sua preziosa collezione di vini pregiati. Dalla vendita, a cura della casa d’aste Sotheby’s, ha ricavato complessivo è stato di 5,6 milioni di dollari.

Fra i 746 lotti in vendita, quello che ha avuto più successo è stato uno stock di 12 bottiglie di Chateau Petrus del 1982, venduto per la cifra di 77.564 dollari. Altre bottiglie preziose che sono state vendute nel corso dell’asta includono: 12 bottiglie di Chateau Lafite del 1982, uno fra i vini più costosi del mondo, vendute a 58.949 dollari; 3 bottiglie di Romanée Conti 2002 Domaine de la Romanée Conti vendute a 40.333 dollari e 6 bottiglie di Chateau Petrus del 2000 vendute a 37.231 dollari.

Una rondine non fa primavera ma ecco la notizia che un celebre miliardario americano ha intentato vie legali contro Christie's per avergli venduto delle bottiglie ritenute di proprietà del terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson. Il miliardario William Koch ha tuttavia accertato che la paternità delle bottiglie è dubbia e così, al pari di un Picasso o di un Monet, ha deciso di adire alle vie legali ritenendosi truffato.

di Graziano Alderighi

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