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NON TUTTO CIO' CHE CREDIAMO MIGLIORE AIUTA A “CRESCERE”. COSA NASCONDE IL PROGRESSO?
E’ notizia recente la maternità di una donna di 67 anni in Romania. Di grande attualità il dibattito sul referendum abrogativo della legge sulla procreazione medicalmente assistita. Questioni delicate. La scienza, è vero, migliora la vita; ma cosa c’è dietro ad alcune scelte?
22 gennaio 2005 | Ada Fichera
La scienza che migliora la vita. La scienza che emancipa lâuomo, che migliora la quotidianità dellâindividuo. Sono quella scienza e quel progresso che esistono, che hanno tale loro veste veritiera, ma cosa câè dietro questa primaria apparenza, oltre quel mondo dorato tanto decantato dalla modernità ?
Non sempre, sollevando questo velo, troviamo quanto si crede, o meglio quanto vogliono farci credere, perché di frequente si cela un lato oscuro, ma che troppo spesso non si conosce, di cui molto di rado prendiamo in esame gli aspetti.
Di recente, ha fatto il giro del mondo, la notizia riguardante una donna diventata mamma a 67 anni. Il singolare episodio, verificatosi a Bucarest, è frutto di nove anni di cure ormonali e di unâinseminazione artificiale.
à questo, un caso che ha fatto molto discutere, facendo avanzare pareri più o meno contrari, accendendo anche animate polemiche.
Qui non si vogliono sollevare polemiche più di quante se ne sono sollevate, non si vuole né gridare allo scandalo, né incriminare i âprodigiâ della scienza, ma si desidera solo riflettere su quanto questi prodigi sono per certi versi nocivi e, dunque, quanto cauti dovremmo andare incontro a tali âconquisteâ.
Lâuomo talvolta, in questi processi, finisce con il perdere la sua dimensione umana e, per tale ragione, crede di poter dominare per mezzo della tecnologia e delle avanzate tecniche scientifiche.
Esiste infatti una legge di natura, che impedisce ad una donna, una volta superata una data età biologica, di avere figli.
Le domande che puntuali si presentano agli occhi di un osservatore un poâ critico, sono: perché allora forzare la natura? Perché permettere ad una donna, che ha raggiunto lâetà per essere nonna, di diventare madre? E, fatto ancor più preoccupante, quanto sarà grande il tanto famoso âsalto generazionaleâ, che è causa di molteplici problemi di giovani soggetti e ragione ricorrente di screzi familiari? Quali saranno i problemi del nascituro, quando si ritroverà a 20 anni a convivere ed a relazionarsi con una madre-nonna quasi novantenne?
Di fronte a tutto ciò si ha come lâinnata sensazione che lâuomo, oggi, voglia gestire anche quello che per legge naturale sfugge alla sua comprensione ed alla sua conoscenza.
Troppo spesso si ha la sensazione che, in nome del successo scientifico, ci si ponga con un briciolo di incoscienza davanti ad imprese che vanno oltre le competenze umane.
Certo la scienza deve fare il suo corso, deve rinnovarsi misurandosi con ricerche e con scoperte sempre maggiori, ma questo non deve ignorare e superare la misura. Fattori come la dignità umana, la cura dellâessere vivente, il rispetto della vita, non possono essere lasciati dietro la porta di un laboratorio, non devono rimanere tagliati fuori dal quotidiano, dal campo dâindagine e di lavoro dello scienziato.
Proprio in questi giorni, e qui, parlando di leggi, viene chiamata in causa anche la sfera politica, stiamo assistendo ad un dibattito riguardo al possibile referendum abrogativo della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita. In merito, spesso la disinformazione regna sovrana, ma è certo che, approvando la fecondazione eterologa, negando lâimportanza e lâautenticità della vita degli embrioni, si apporti certo delle reali migliorie alla società , che, oltre allâimmediato rifiuto di una morale, fra qualche anno, si ritroverà a fare i conti con i conseguenti ed ovvi problemi di chi è stato in tal modo concepito?
Come in ogni difficile situazione, câè sempre chi è a favore e chi è contro a determinati provvedimenti, del resto un antico detto recita: âil mondo è bello, perché è vario!â
Nessuno vuole infatti accusare chi pensa che tutto ciò comporti un reale miglioramento per lâindividuo, semplicemente si vogliono far meditare, proprio questâultimi, su ciò che alcuni traguardi della scienza comportano, e che invece spesso non viene considerato per indifferenza o per ignoranza.
Dato che, come dicevamo, non è tutto oro quello che luccica, sarebbe il caso di procedere in alcuni casi con prudenza e con una critica e cosciente analisi delle immediate e posteriori conseguenze di quella che appare come una semplice scelta!
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