Italia 20/10/2016

Xylella fastidiosa avanza senza pietà: primo caso a Ostuni

Xylella fastidiosa avanza senza pietà: primo caso a Ostuni

Il nuovo focolaio si trova a meno di 30 chilometri dal confine tra le province di Brindisi e Bari, zona straordinariamente ricca di ulivi, e sta creando grande preoccupazione tra gli olivicoltori


Per la prima volta da quando è scoppiata in Salento l'emergenza della Xylella fastidiosa, che provoca l'essiccamento degli ulivi, si registra il caso di un ulivo infetto a Rosa Marina di Ostuni (Brindisi), zona finora immune alla batteriosi. La zona, nei pressi di una stazione di carburanti, dista circa 45 chilometri dal focolaio salentino più a Nord.

Il nuovo focolaio si trova a meno di 30 chilometri dal confine tra le province di Brindisi e Bari, zona straordinariamente ricca di ulivi, e sta creando grande preoccupazione tra gli olivicoltori.

“Il ritrovamento del primo albero infetto a Rosa Marina, frutto della ripresa dei monitoraggi che abbiamo sempre ritenuto determinanti per fotografare il reale stato della situazione, è la dimostrazione nei fatti che la Xylella fastidiosa sta avanzando e ciò non ci sorprende. Allo stato attuale la ‘sputacchina’ è allo stadio adulto e sta deponendo le uova che schiuderanno tra la fine dell’inverno e la primavera", dichiara Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia.
xylella Ostuni2

"Gli olivicoltori non vanno lasciati in balia delle onde - aggiunge Cantele - va loro indicato un percorso chiaro, nel pieno rispetto della condizionalità, affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche, ma anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. Serve il coinvolgimento di tutti i soggetti della società civile, economica, politica e istituzionale nella lotta senza quartiere all’insetto vettore, seguendone il ciclo biologico, in modo che anche la Puglia non agricola si immunizzi contro gli attacchi della ‘sputacchina’”.

di C. S.