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CURE, ATTENZIONI E MOLTI SOLDI PER PORTARE IN CANTINA LA SOSPIRATA UVA. ECCO UN'ANALISI DELLE VOCI DI SPESA

Anche in viticoltura la raccolta, se eseguita manualmente, influisce pesantemente sui costi di produzione. Tra considerazioni, valutazioni e dati economici ripercorriamo le operazioni colturali necessarie per ottenere frutti sani e ricchi

05 giugno 2004 | Lorenzo Brugali

Molti viticoltori forse si saranno posti la fatidica domanda: ma quanto mi costa… un quintale di uva?, ovvero quanti e quali costi devo sostenere nel mio vigneto?
Fin dalle prossime righe andremo ad esaminare tutte le voci di spesa per ottenere uve di qualità.

Dati preliminari
L’esempio che andrò ad illustrare si riferisce ad un ettaro di vigneto produttivo, quindi di età superiore ai tre anni, allevato a cordone speronato con un densità di 5000 piante ad ettaro con sesto d’impianto m. 2.5 x m. 0.80.
La produzione totale di uva è di 70 qli.

Costi delle operazioni colturali
Le operazioni prese in esame vanno dalla potatura secca, concimazioni, trattamenti anticrittogamici, lavorazioni meccaniche del vigneto per continuare poi con le operazioni di potatura verde fino, naturalmente, al momento della vendemmia.
Il periodo fenologico della gemma ferma (gennaio – febbraio) è il periodo in cui il viticoltore si accinge a eseguire una potatura invernale, normalmente con forbici manuali, impiegando circa 120 ore ad ettaro che considerando il costo/ora di un operaio di €. 6.70 ammontano ad € 804,00.
Trovo che siano soldi veramente spesi bene ed ammortizzabili in breve tempo quelli impiegati per l’acquisto di forbici elettriche a batteria che oltre a potare senza alcuno sforzo permettono di velocizzare tale operazione risparmiando circa il 30% del tempo (il prezzo delle forbici elettriche è di circa €. 1500,00).
Le lavorazioni meccaniche iniziano con l’eliminazione dei sarmenti di potatura che possono essere portati fuori dal vigneto e bruciati oppure possono essere macinati in sito, anche se questa tecnica presenta svantaggi tali da sconsigliarla. Il tempo impiegato per la prima soluzione è di 7 ore quindi di € 47,00 circa.
Le lavorazioni ordinarie del vigneto iniziano con l’aratura oppure con la discissura dell’interfila ad un profondità massima di 25 cm che consente l’interramento di eventuali concimi (azoto 30 unità in quanto fosforo e potassio vengono impiegati nel periodo autunnale) e un buon diserbo meccanico.
Occorre poi un passaggio di un organo scavallante per le lavorazioni sulla fila cui segue un passaggio o due di un erpice frangizolle per lasciare il terreno in ottime condizioni di friabilità. Il tutto sperando in una primavera piovosa per creare un serbatoio idrico rilevante ed utile nella stagione estiva.
Le lavorazioni ordinarie si possono concludere in 18 ore con un costo complessivo di € 120,00.
Eccoci giunti alle operazioni in verde, siamo giunti ormai nel periodo primaverile inoltrato, che normalmente coincide con la fioritura e successiva allegagione delle piante.
Si opera nel vigneto con l’operazione di scacchiatura ovvero eliminare i germogli doppi e quelli sul tronco. Operazione onerosa e alquanto difficile per i meno esperti in quanto in un unico passaggio mettiamo in gioco la produzione dell’anno e la potatura dell’anno successivo. Il tempo occorrente per effettuare tale operazione ammonta a 60 ore che corrispondono a € 400,00 circa.
Nello stesso periodo coincide la fase dei trattamenti anticrittogamici ed insetticidi che variano con il variare degli input aziendali (misure agroambientali piani di sviluppo regionali) più o meno energici nei confronti della pianta. A mio modesto avviso, affronterei il calendario del trattamenti in maniera semplice e sistematica impiegando prodotti naturali a basso impatto ambientale quale rame e zolfo.
Trattamenti ripetuti ogni 10 giorni nel mese di maggio con 4 kg. di rame e 6,5 kg di zolfo irrorando bene le piante impiegando circa 9 qli di acqua per ettaro.
Il mese di giugno è caratterizzato da una forte pressione oidica e quindi è bene iniziare i trattamenti con un prodotto sistemico preventivo e curativo utilizzato nella dose di 60mg/hl insieme ad un altrettanto sistemico peronosporico nella dose di 400 gr/hl.
Si continua a cadenza oramai settimanale con prodotti a base di rame e zolfo seguendo le indicazioni di cui sopra. La vite come tutte le piante ha dei nemici anche animali e quindi un buon monitoraggio della tignoletta della vite come insetto dannoso, è sempre consigliato. Con poco più di € 50,00 ad ettaro si possono acquistare delle ottime trappole a feromoni che ci aiuteranno nell’individuare adulti potenzialmente ovidepositori di uova. Un trattamento per la tignoletta è consigliato quando si supera la sogli di 15 adulti/trappola ma molto meglio quando si osservano le uova sui grappoli di colore argentato con un puntino nerastro (fase di testa nera); 5 uova fanno iniziare il trattamento a base teflubenzuron e bagnante irrorando solamente la parte fruttifera della pianta. Se la stagione è al quanto piovosa i trattamenti anticrittogamici terminano (sempre 20 giorni prima della vendemmia) con un prodotto antibotritico da fare prima della chiusura del grappolo.
Il totale dei trattamenti si può quantificare in € 650,00.
Con circa € 50,00 si possono fare 4-5 passaggi di concime potassico fogliare da impiegare con gli stessi trattamenti tenendo presente che il concime granulare al terreno è già stato impiegato nei mesi ottobre-novembre della campagna precedente.
La cimatura, invece, rappresenta il genere di argomento in cui più scuole di pensiero si scontrano, infatti vi sono coloro che vorrebbero cimare una volta soltanto, all’invaiatura e quelli che, come il sottoscritto, cimano più volte in un anno partendo con la prima già subito dopo l’allegagione.
Cimatura che può essere fatto a mano o a macchina con apposite cimatrice e questo vari a seconda della totale superficie del vigneto aziendale. Per un ettaro è consigliabile farla a mano impiegando circa 6 ore ad ettaro che moltiplicate per minimo 4 passaggi dislocati lungo il periodo giugno-luglio fanno 24 ore. Il costo di tale operazione ammonta ad € 160,00 circa.
Poco prima della vendemmia una buona sfogliatura del grappolo è consigliabile per innescare quei processi metabolici di maturazione utili poi a cantinieri ed enologi. Il costo di questa pratica è irrisorio, poco più di una giornata di lavoro per un operaio, quindi € 60,00, ma i benefici effetti si ripercuotono anche sul valore del prodotto.
Infine la raccolta.
Prenderemo in esame esclusivamente la vendemmia manuale in quanto quella meccanica, con scavallatrici, dati gli elevati costi di acquisto per questo genere di attrezzature, è propria solo di aziende di vaste dimensioni, sopra i cento ettari vitati, imprese in cui operano economie di scala.
Un operaio agricolo, affiancato da un avventizio, può raccogliere fino a 25 quintali d’uva in otto ore. Ne consegue un costo di raccolta per i 70 quintali del nostro ettaro pari a € 300,00.

Facendo una piccola somma vediamo che per coltivare un ettaro di vigneto, mirando ad ottenere uve di qualità superiore, occorrono circa € 2641,00.

Note: dai costi sopra descritti sono stati esclusi il carburante della macchine operatrici, la manutenzione di queste e naturalmente le quote di ammortamento di ogni bene immobile.

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