L'arca olearia 03/02/2017

Potare gli olivi in sicurezza è un obbligo di legge

Potare gli olivi in sicurezza è un obbligo di legge

Il corredo salvavita dell’olivicoltore e potatore dovrebbe consistere in occhiali di protezione, guanti ed eventuale abbigliamento antitaglio. La normativa in tema di sicurezza sul lavoro, ovvero il decreto legislativo 81/2008, fornisce anche precise disposizioni sull'uso delle scale. Molte le regole per potare in sicurezza e in Italia non sono più restrittive che in altri Paesi


La potatura, ormai è ben noto, è la seconda pratica colturale che dopo la raccolta maggiormente incide nella conduzione dell'oliveto sia per tempi che per costi. Ma i costi non sono solamente a carico di chi esegue la potatura, ovvero del professionista o addirittura del committente, ma nella maggior parte dei casi purtroppo questi costi hanno una rilevanza sociale

Sono quelli derivanti dagli incidenti, a volte anche mortali, che si verificano nell'oliveto a causa di inadempienze delle corrette procedure e linee guida per lavorare in piena sicurezza.

Il testo unico in materia di sicurezza (decreto legislativo 81/2008), annovera una serie di direttive proprio per fronteggiare questo gravoso problema sociale che si ripercuote ogni anno sulle tasche dei contribuenti.

Una recente statistica INAIL indica che circa il 20% degli incidenti nel comparto agricolo, derivino dalle mancate osservanze delle regole fondamentali: non corretto utilizzo della scala nelle operazioni di potatura, utilizzo improprio degli utensili da taglio e cadute dalle piante quando si è privi di un sistema anti caduta e mancato utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale).

Linee guida e procedure di lavoro corrente
I dispositivi di protezione individuale DPI hanno lo scopo di prevenire e limitare eventuali danni all'operatore.

Il corredo salvavita dell’olivicoltore e potatore dovrebbe consistere in occhiali di protezione, guanti ed eventuale abbigliamento antitaglio qualora si dovesse utilizzare una motosega sia da terra che all'interno dell'albero o su di una scala.

Le nuove tecniche di potatura da terra messe a disposizione dalle nuove forme di coltivazione,come quella detta a Vaso Policonico,, sono già un buon traguardo ai fini della sicurezza.

Tuttavia a volte non è possibile operare da terra su piante di grandi dimensioni e bisogna ricorrere all'utilizzo delle scale portatili ed eventualmente lavorare all'interno della chioma tra le ramificazioni.

Per quel che riguarda l'utilizzo delle scale portatili l’articolo 113 comma 5 e 6 espone le eventuali procedure di lavoro.
Innanzitutto assicurare un solido posizionamento della scala e un aggancio efficiente alla parte in appoggio.
Ciò consentirà non solo di prevenire il rischio caduta e ribaltamento della scala stessa ma di poter effettuare tutte quelle lavorazioni di taglio con le mani libere senza doversi preoccupare di tenersi con una mano alla scala stessa.
Ciò comporta non solo la diminuzione del fattore rischio ma in aggiunta la possibilità di lavorare sereni e liberi psicologicamente per poter concentrare al meglio il nostro intelletto nella difficile operazione della potatura.
Senza essere distratti ed impegnati a sorregerci per non rischiare di cadere!

La motosega
La motosega è l'utensile in cima alla lista per la sua pericolosità se non utilizzato correttamente.

Nel nostro paese è possibile acquistare in qualsiasi negozio specializzato le cosiddette motoseghe così dette da potatura (denominate top handle).
In altri paesi europei l'acquisto è correlato alla presentazione di un documento certificante idoneità all'utilizzo: una sorta di patentino ottenuto dopo un percorso formativo, ciò proprio al fine di limitare gli incidenti.

Abbiamo appurato che se utilizzare le scale portatili senza le dovute precauzioni di aggancio è pericoloso, possiamo immaginare quali effetti devastanti possa provocare l’utilizzo sconsiderato di una motosega in precarie condizioni di equilibrio.

I denti di una motosega in azione più che tagliare letteralmente “sbranano” tutto ciò che incontrano e gli indumenti antitaglio possono solo limitarne gli effetti.

Le case costruttrici di motoseghe progettano le stesse con dispositivi e accorgimenti che limitano e prevengono gli eventuali danni per gli operatori.
Ma non sono sufficienti se non vengono attuate procedure e linee guida corretti al consapevole utilizzo.

Imparare ad assicurare la scala al giusto ramo ed assicurarsi con disinvoltura con un imbrago per consentire di eseguire i tagli con l'utilizzo di tutte e due le mani sull’utensile come la procedura prevede è l’obiettivo della giornata dimostrativa “Oliveto Sicuro” organizzata dall’Associazione Vaso Policonico e dalla Cooperativa Agricola Forestale ArboVerde in collaborazione con Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura del Lazio) sede di Via Ponte Sfondato, 5 Montopoli di Sabina RI.

La giornata si propone di illustrare sul campo il corretto impiego delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di potatura. Al fine ottimizzare il rendimento degli operatori, contenendo lo sforzo fisico e riducendo al minimo i rischi tramite l’osservanza puntuale di misure di sicurezza nell’utilizzo di tutti gli strumenti da taglio che la moderna olivicoltura ha a disposizione. In fine una parte della mattinata sarà dedicata alla corretta esecuzione dei tagli nel rispetto dell’ albero, secondo le buone pratiche fornite dallo studio della Moderna Arboricoltura.

Oliveto sucuro 11 Febbraio 2017
Per informazioni
http://www.vasopoliconico.it/potatura/oliveto-sicuro-evitare-gli-incidenti-nelle-operazioni-di-potatura.html
https://www.facebook.com/vasopoliconico/
http://www.arboverde.it/
http://www.arsial.it/arsial/archivio/eventi-e-convegni

di Daniele Brugiotti

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Commenti 3

Andrea Ricci
Andrea Ricci
09 febbraio 2017 ore 18:16

Andrea Marciani ha riassunto ottimamente: si passa un terzo del tempo per adempimenti che servono a mantenere una pletora di scaldasedie e di occhiuti controllori. Ecco perche' abbiamo prezzi piu' alti: noi corriamo con la palla al piede!

rocco paolini
rocco paolini
09 febbraio 2017 ore 14:33

Pienamente d'accordo con Andrea Marciani !! Non possiamo imporre patente e patentini su tutto. E' una patentomani ,mi si perdoni il neologismo, tutta italiana. Dobbiamo essere anche in grado di auto-tutelarci. Se riflettiamo... si fanno piu' danni con il voto elettorale, ma non ho mai sentito la proposta di una patente per... il voto elettorale. Forse per quella ci vorrebbe....

andrea marciani
andrea marciani
05 febbraio 2017 ore 08:05

Pietà!! pure il patentino per potare gli ulivi!
non se ne può più
Ogni giorno ne esce uno nuovo: quello per i trattamenti fitosanitari, obbligatorio anche se sei biologico, quello per guidare un trattore nei campi, pure se lo fai da 30 anni, poi corsi su corsi, utili solo a mantenere in vita patronati e tecnici vari che ne sanno sempre meno degli "studenti" che hanno in aula.
Basta.
Certo, direte voi, le statistiche segnalano un tot di incidenti all'anno e il legislatore vuole tutelare l'incolumità dei lavoratori ma così si sfiniscono gli agricoltori e si ingessa tutta l'imprenditoria nazionale, che deve fare i conti con paesi emergenti dove tutte queste incombenze non ci sono.
E poi tutta questa ansia del controllo totalitario è velleitaria, bisognerebbe rivalutare il concetto di "tragica fatalità", tanto alla fine ...moriamo tutti.