L'arca olearia 26/03/2011

Si cambia. Nuovo logo e strategia per il Consorzio extra vergine di qualità

A tutela di qualità e italianità si riparte con una nuova veste e un nuovo impulso. Il nuovo claim identificherà il prodotto italiano di eccellenza certificato dal Consorzio allo scopo di costruire un ponte tra aziende agricole e grandi marche del nostro Paese




E’ sempre importante dare una svolta. Riformulare e riattualizzare contenuti, messaggi e buoni propositi. Tutto deve mutare, perché tutto deve corrispondere ai mutamenti in atto. Per questo il Consorzio extravergine di qualità rafforza (link esterno) la sua immagine e la strategia a tutela della qualità dell'olio extravergine anche con una nuova identità visiva.

Il nuovo corso è stato infatti presentato agli organi di stampa e agli operatori del settore, nel corso della tavola rotonda dal titolo “Qualità e immagine del Made in Italy: un presidio da difendere”, un momento di utile confronto organizzato presso la sede di Confagricoltura.
E ora si parte con una nuova determinazione, come è giusto che sia. Il nuovo simbolo "Ceq", acronimo del Consorzio, è espressione e sintesi dei suoi contenuti e valori storici.

La fusione delle tre lettere in un unico segno, intende rappresentare da un lato il processo sempre più marcato di integrazione tra industria e frantoio all'interno del Consorzio.
Dall'altro, la “Q” di qualità in evidenza, che contiene anche visivamente al suo interno il Consorzio e il prodotto certificato (Ceq) intende “marchiare” in modo più efficace le azioni del Consorzio per la diffusione e difesa della qualità.

Infine, è giusto volgere anche uno sguardo al mercato estero: la pronuncia di "Ceq" che in inglese significa controllo, starà a sottolineare l'attività primaria e decennale del Consorzio a tutela della qualità.

Il nuovo claim, identificherà il prodotto italiano di eccellenza certificato dal Consorzio, deputato nel mercato mondiale a riposizionare le migliori produzioni italiane e nel mercato nazionale a costruire un ponte tra aziende agricole e grandi marche di questo paese, consentendo ai consumatori di acquistare in campagna, come nei punti vendita della distribuzione moderna o al ristorante un extra vergine ineccepibile.

"Testimoniare e promuovere la cultura olivicola di qualità rispettando regole severe di produzione” è l'obiettivo primario del Consorzio, ha riferito il presidente Elia Fiorillo, sottolineando come "il Made in Italy continui ad essere una carta vincente nel mondo. Ovunque facciamo promozione non c’è Paese che non sia interessato ai nostri prodotti e alla nostra cucina, ma dovremmo inventarci un nuovo termine per comunicare, o piuttosto riqualificare efficacemente la qualità e l'immagine del Made in italy ".

Qualità e italianità, due valori che il Consorzio ha già messo al centro della sua attività decennale di controlli e promozione, saranno, da oggi, un binomio inscindibile.
"I due elementi si influenzano reciprocamente, ha rilevato il direttore del Ceq Mauro Meloni, ed è per questo che non possiamo scendere a compromessi con la qualità per difendere l’origine. Un’origine certa è un fattore di distintività che si traduce in premium price solo quando trasmette valori oggettivi e universali". “L'etichettatura da sola non basta a difendere il Made in Italy. Servono standard più alti di qualità, ha aggiunto Meloni. Oggi, anche con la nostra nuova identità visiva, l’Italianità diventa per il Consorzio un tratto fondante dell’identità, ancor più che una semplice denominazione geografica di riferimento".

A favore della strategia intrapresa dal consorzio il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni . "Il percorso avviato dal Consorzio è quello giusto. Confagricoltura sposa la logica del Consorzio di non chiudersi in un marchio dogmatico politico ma di mettere insieme produttori, trasformatori e commercio".

Un sostegno alle iniziative di promozione in India, Cina e Russia del Ceq è arrivato anche dal presidente dell'Ice Umberto Vattani. "L'Ice è in prima linea nei mercati mondiali, attraverso i suoi uffici all'estero, per promuovere e tutelare gli oli italiani di alta qualità”, ha detto intervenendo alla tavola rotonda. “Intendiamo impegnarci con il Consorzio Extravergine per promuovere e tutelare al meglio l'olio extravergine di qualità nei mercati esteri, in particolare all'Anuga di Colonia a ottobre dove l'Italia sara' Paese Partner e negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina per intensificare l'azione di promozione di sostegno al settore dell'olio".



Fonte: Giusy Pascucci

di C. S.