Turismo 08/11/2023

Il turismo è un driver della ripresa economica

Il turismo è un driver della ripresa economica

I cambiamenti nei modelli di viaggio e nei comportamenti dei consumatori stanno ridisegnando il mercato internazionale e quello interno. I principali argomenti di interesse sui social media sono la cucina e l'alimentazione


Ottimizzare la qualità della ripresa per promuovere un futuro stabile e prospero. È questo uno degli argomenti cardine del Programma di lavoro 2023-24 del Comitato per il Turismo dell’Ocse - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Secondo l'ultimo Interim Economic Outlook dell’organizzazione, infatti, l’economia mondiale sta mostrando segnali confortanti, legati al recupero della fiducia delle imprese e dei consumatori, al calo dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia e alla riapertura della Cina, che dovrebbe avere un impatto positivo sull'attività globale, anche per il turismo. La profondità e la durata senza precedenti della crisi innescata dalla pandemia, però, ha messo in luce le debolezze di fondo dei modelli di sviluppo turistico e dell'economia turistica in generale. Permangono, pertanto, forti incertezze a causa della fragilità economica globale e delle tensioni geopolitiche provocate dai conflitti in corso

"Lavoriamo - spiega la Roberta Garibaldi, vicepresidente del Comitato - , sull'importanza di sviluppare resilienza in tutti i segmenti dell’ecosistema turistico per indirizzare l’economia verso una rinnovata stabilità sostenibile. La crisi ha lasciato segni duraturi e il mondo si trova oggi ad affrontare sfide economiche, politiche, ambientali e sociali di dimensioni inimmaginabili fino a qualche anno fa. È necessaria grande attenzione poiché, nonostante i dati positivi, secondo l’organizzazione le prospettive rimangono fragili".

Le aspettative, entro il 2050, prevedono il 99% dell’aviation alimentata con carburanti ecologici, il 100% delle auto elettriche, la decuplicazione dell’alta velocità ferroviaria e il 47% degli hotel con efficientamento energetico. Per raggiungere questi obiettivi, gli esperti ritengono necessario il mantenimento, senza crescita, dei livelli odierni della distanza complessiva volato, sovvenzioni per le ferrovie e altri trasporti green, investimenti in elettrificazione ed energia rinnovabile e in nuove tecnologie quali alta velocità, idrogeno e celle a combustibile.
"Non tutte le aree geografiche hanno la possibilità di crescere con la stessa velocità - dichiara Garibaldi -: alcune sono meno in grado di fare investimenti verdi e più indietro con le infrastrutture, altre sono più dipendenti dal lungo raggio, e dal turismo in generale, altre ancora soffrono per i cambiamenti climatici mentre alcune hanno già un'economia turistica sviluppata".
"Auspichiamo - prosegue - un coordinamento internazionale per portare le emissioni sia dell’aviazione sia del crocieristico verso la decarbonizzazione e un piano internazionale per ottimizzare la crescita e i flussi di distribuzione del turismo, compresa la costruzione e l’espansione di aeroporti e porti compatibile con gli obiettivi climatici, creando percorsi di investimento mirati per le destinazioni".

Il turismo sta emergendo da shock e sfide senza precedenti: questo ha aumentato la consapevolezza dell'importanza del settore come forza economica e sociale, aumentando la pressione sulla costruzione di un futuro più forte, sostenibile e inclusivo. È necessaria un'azione politica per bilanciare gli impatti economici, ambientali e sociali e fornire valorialità e benessere per i visitatori, le imprese e le comunità locali.
"La domanda ha resistito bene, ma i vincoli lato offerta persistono - conferma la professoressa -. I cambiamenti nei modelli di viaggio e nei comportamenti dei consumatori stanno ridisegnando il mercato internazionale e quello interno. Nuovi attori stanno cambiando le geografie dei viaggi. Stando agli ultimi dati UNWTO, Qatar e Arabia Saudita sono le due migliori destinazioni per perfomance nel primo semestre dell’anno, facendo segnare rispettivamente +95% e +58% di turisti internazionali rispetto al 2019".

Il turismo agroalimentare è un trend sui social network

In Italia, i principali argomenti di interesse sui social media sono la cucina e l'alimentazione (28%), seguiti dai viaggi (24%) e dalla musica (24%). Altri temi popolari includono l'abbigliamento (21%) e la tecnologia (20%). Un numero significativo di italiani, ovvero 28 milioni (corrispondente al 76% della popolazione compresa tra i 16 e i 65 anni), segue almeno un influencer, mentre 21 milioni seguono più di due influencer. Interessante è il fatto che il 57% del pubblico effettua acquisti basandosi sulle raccomandazioni degli influencer. Questo dimostra che i messaggi dei creator possono raggiungere milioni di persone in modo diretto ed immediato, creando un'audience paragonabile a quella della televisione. Questi dati emergono dall'Osservatorio Inside, promosso da Pulse Advertising, in collaborazione con Eumetra e l'Università di Pavia. Questo studio fornisce un quadro delle opinioni degli italiani sugli influencer, la loro interazione con loro, nonché quando e come seguono i consigli per effettuare i propri acquisti.

di C. S.