Turismo

I visitatori di Expo lungo il Po

Monitoraggio dell’Osservatorio economico del turismo di paesaggio fluviale. UnPOxExPO2015, il fuorisalone che risponde alle domande degli Expoturisti stranieri

03 agosto 2015 | C. S.

Il Master in Economia del Turismo della Bocconi, diretto dalla prof.ssa Magda Antonioli Corigliano, aveva preventivato che i visitatori di Expo sarebbero stati intorno a 22 milioni.

A 90 giorni dall’inaugurazione, si dice che sono 10 milioni i ticket stampati , quindi i 20 milioni di biglietti-ingressi sembrano una certezza. 3 mil di visitatori al mese confermano non solo il successo, ma anche l’affidabilità del progetto e del programma. All’interno di Expo ci sono luoghi e padiglioni più frequentati di altri, i servizi procedono, i 230 ristoranti sfornano in continuo piatti e assaggi. Bene anche le degustazioni di vino, ma quello che emerge – soprattutto nei padiglioni tricolori presenti di imprese e associazioni, di regioni e i nazionali – sono le domande continue di territorio, di conoscenze dirette di luoghi, di info su arte e cultura e di indirizzi: “dove andare fuori Milano?” Questo conferma l’idea originaria di UnPOxExPO che ha puntato tutto sul #fuorisalone come palcoscenico e vetrina espositiva di cosa il Belpaese metteva a disposizione di tanti stranieri in Italia, molti per la prima volta, molti giovani, manager e anche tantissimi immigrati di rientro per vacanze e per diletto. In particolare, grandi flussi turistici hanno visto protagonisti società e global tour internazionali, fra cui Global Blue e Uvet, Skal, Kuoni e Alessandro Rosso che per tempo hanno offerto, chiavi in mano, diverse soluzioni di soggiorno e pacchetti turistici per tutti i gusti, soprattutto fra i top spender, nelle 30 mete leader lungo il PO.

Soprattutto il passa-parola ha consentito di attivare per tempo proposte e offerte su misura, veloci e attive, dinamiche e emozionali, diverse dalle solite agenzie viaggi. Un buon servizio, una offerta chiara, qualcosa di diverso veramente, prezzi accessibili, garanzie e sicurezza sono la base del successo. La ricerca degli Expoturisti e Expovisitatori online per tempo e prima degli altri è stato per UnPOxExPO la scelta giusta. Proposte di percorsi composta da novità insolite e tradizioni più consolidate: i giovani innamorati dell’innovazione e della esperienza e gli adulti alla ricerca di luoghi italici visti solo in cartolina o in foto. E’ positivo il sondaggio dei primi 90 giorni su arrivi e flussi. Forse saranno 11,5 milioni gli italiani in Expo, a oggi già 6 milioni hanno varcato i cancelli, circa 1,2 milioni di giovani studenti, circa 1 mil di altri giovani con gruppi e associazioni. Flusso minore del previsto per gli stranieri nei primi mesi, ma il sondaggio conferma che luglio e agosto saranno la riscossa degli emigrati italiani. Sempre dalle prenotazioni viaggi, circa 3,5 milioni saranno gli oriundi italiani Expovisitatori e vacanzieri. I dati delle prenotazioni alberghiere in area metropolitana milanese segnano un aumento intorno al 30%rispetto allo stesso periodo del 2014. Anche il settore extra alberghiero è in crescita, diversificata la ricerca di dimore abitative e location prestigiose o funzionali nella zona nord-Milano per delegazioni straniere. Il flusso autoveicoli sulle autostrade fra Chiasso e Milano è in aumento del 10% rispetto al 2014.

A maggio e giugno si sono toccati i record intorno a 220.000 ingressi al giorno. Con i mesi estivi, la distanza di alloggio da Expo aumenta: Como, Lecco, Monza , Bergamo, Verona, Mantova le più gettonate. Pavia molto bene. Al top sempre gli arrivi a Torino e Venezia: la città sabauda al centro della esposizione della Sindone, visita al museo Egizio, basilica di Don Bosco, escursioni all’orto del Valentino. In forte crescita le prenotazioni alberghiere e agriturismi per settembre e ottobre soprattutto in area lombarda e piemontese. La durata media di soggiorno in Milano e hinterland è interessante con una media di 1,9 pernotti reali per Expoturista. Meno bene il numero delle presenze fuori area lombarda, ma in crescita sono gli arrivi di famiglie estere nelle grandi città d’arte e in crescita i giovani single alla ricerca di emozioni, escursioni, incontri di conoscenza. Al di sotto delle previsioni, solo il 30% si muove in treno, meglio se veloce, ma… puntuale, pulito, attrezzato. Purtroppo nei territori non turistici, nelle città non attrattive, nei luoghi meno noti si evidenziano alcune negatività che possono inficiare e bloccare il lavoro di semina e di proposta fatta da UnPOxExPO. In particolare si riscontra carenza in lingue, non conoscenza abitudini straniere, incapacità di fornire un servizio completo e dettagliato, carenza di indicazioni web-digital, noleggi e mezzi pubblici cari e non utilizzabili dove necessari, mancanza servizi alla persona, orari di apertura errati, assenza cartelli e indicatori, informazioni, raggiungibilità e viabilità.

L’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Paesaggio Economico del PO rileva, soprattutto nelle piccole città Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Vercelli, Alessandria, la necessità di puntare su programmi e proposte via web, investire in motori di ricerca e compagnie trasporti e su attrattive fuori dai soliti schemi autoreferenziali, locali, differenziati per top-spender, low cost e soggiorni di massimo 48 ore, per big-inquirer, big-eatwell, big-wellbeing, big-wilderness, big-explorer. Fra chi va ad Expo e chi frequenta i #fuorisalone la spesa media giornaliera varia da 30 a 150 euro, con punte di 450 euro/persona, evidentemente con destinazioni e interessi diversi, anche lungo il PO. Il gusto e il buongusto, per il #fuorisalone, sono parametri fondamentali nella scelta di luoghi e accessi. Vanno bene le vendite di escursioni in motonavi da Mantova a Ferrara e sul Delta, bene anche le prenotazioni in locande tipiche lungo il fiume: ai primi posti vini, salumi, formaggi, pasta e pizza, i cibi della biodiversità made in Italy vincono a Expo, dentro e fuori. Certamente occorre riflettere su queste scelte e favorire strategie politiche vere di salvaguardia e tutela, di promozione nel Mondo, ma anche di sostegno ai consumi italiani. Qualche Expoturista, soprattutto fra i top-spender, ha lamentato la carenza nella offerta di referenze e etichette nei menù e nelle carte dei locali italiani. Grave lacuna per un Paese vocato al Turismo!!


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