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Gli eurodeputati chiedono un drastico taglio all'uso dei pesticidi chimici

L'uso dei prodotti fitosanitari più pericolosi deve essere ridotto del 65% entro il 2030. Divieto di tutti i pesticidi chimici nelle aree sensibili, compresi gli spazi verdi urbani
26 ottobre 2023 | C. S.
La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulle misure per garantire un uso sostenibile dei pesticidi e ridurre l'uso e il rischio di tutti i pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030.
Nel testo adottato con 47 voti favorevoli, 37 contrari e 2 astensioni, i deputati affermano che entro il 2030 l'UE deve ridurre l'uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici di almeno il 50% e l'uso dei cosiddetti "prodotti più pericolosi" del 65%, rispetto alla media 2013-2017. La Commissione ha proposto un obiettivo del 50% per entrambi sulla base della media 2015-2017.
Gli eurodeputati vogliono che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, in base alle sostanze vendute all'anno, al loro livello di pericolosità e alle dimensioni della loro area agricola. La Commissione verificherà poi se gli obiettivi nazionali devono essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi UE 2030.
Per massimizzare l'impatto delle strategie nazionali, gli Stati membri devono anche disporre di norme specifiche per almeno le cinque colture per le quali una riduzione dell'uso di pesticidi chimici avrebbe l'impatto maggiore.
Divieto dei pesticidi chimici nelle aree sensibili
I deputati vogliono vietare l'uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l'agricoltura biologica e la lotta biologica) nelle aree sensibili e all'interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani, compresi i parchi, i campi da gioco, le aree ricreative, i sentieri pubblici e le aree Natura 2000.
Gestione integrata dei parassiti e pesticidi a basso rischio
I deputati affermano che i Paesi dell'UE devono garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito dalla Gestione integrata delle specie nocive.
Per meglio dotare gli agricoltori di sostanze sostitutive, chiedono alla Commissione di fissare un obiettivo UE 2030 per l'aumento delle vendite di pesticidi a basso rischio, sei mesi dopo l'entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e del biocontrollo, poiché le attuali lunghe procedure rappresentano un ostacolo significativo alla loro diffusione.
I cambiamenti introdotti dalle nuove norme saranno graduali per ridurre al minimo l'impatto sulla sicurezza alimentare.
Importazione da Paesi non UE
Entro dicembre 2025, la Commissione dovrà esaminare le differenze nell'uso dei pesticidi sui prodotti agricoli e agroalimentari importati rispetto ai prodotti dell'UE e, se necessario, proporre misure per garantire che le importazioni rispettino standard equivalenti a quelli dell'UE. Inoltre, sarà vietata l'esportazione di pesticidi non approvati nell'UE.
Dopo il voto, la relatrice Sarah Wiener (Verdi, AT) ha dichiarato: "Questo voto ci porta un passo più vicino alla riduzione significativa dell'uso di pesticidi chimici entro il 2030. È molto positivo che siamo riusciti a trovare un accordo su compromessi fattibili in una discussione ideologicamente carica e dominata dall'industria. Sono state trovate soluzioni pratiche, ad esempio su aree sensibili in cui gli Stati membri possono fare eccezioni se necessario. Per me è stato particolarmente importante garantire che la consulenza indipendente sulle misure preventive basate sulla gestione integrata dei parassiti sia offerta gratuitamente agli agricoltori europei."
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