In Perù cresce l’interesse per l’olio extra vergine di oliva

Le frontiere dell’extra vergine si espandono, secondo uno studio dell'ICEX Spain Export and Investment, con il Perù che aumenta la domanda di questo prodotto. Inoltre, il rapporto sottolinea che la pandemia ha generato una maggiore preoccupazione per la salute alimentare da parte della popolazione peruviana, che ha incrementato il consumo di prodotti sani come l'olio d'oliva.

Per quanto riguarda il mercato, sebbene le importazioni di olio d'oliva non siano molto elevate, negli ultimi cinque anni sono aumentate sensibilmente. Tra il 2017 e il 2021 le importazioni di olio di oliva sono passate da 6,6 milioni di dollari a 7,5 milioni di dollari, registrando un aumento del 13%.

Il principale Paese di provenienza dell'olio d'oliva negli ultimi tre anni è di gran lunga la Spagna, seguita da Italia e Stati Uniti. Il valore delle esportazioni dalla Spagna al Perù è stato di 6.782.258 dollari nel 2021, pari al 91% del totale delle importazioni del periodo. Il secondo Paese per volume di importazioni è l'Italia, con una quota di importazioni dell'8%. Questi due Paesi rappresentano la quasi totalità delle importazioni di olio in Perù.

Secondo questo studio, l'olio d'oliva è considerato un prodotto di alta qualità e di prezzo elevato. In generale, in Perù si consumano in media 0,10 litri all'anno per persona. Secondo il profilo del consumatore peruviano, le donne consumano il 50,3% dell'olio d'oliva, mentre gli uomini ne consumano un po' meno, circa il 49,7%. Allo stesso modo, questo prodotto gastronomico è consumato in misura maggiore dalle persone di età compresa tra i 50 e i 65 anni, che rappresentano il 37% del consumo, seguite dagli over 65, che rappresentano il 26% del totale.

In termini di tipologie di olio d'oliva, il più consumato è l'olio extravergine d'oliva (52%), seguito dall'olio vergine d'oliva (35%).