Mondo
I grandi marchi dei vini italiani volano a Bangkok
La Thailandia come nuova frontiera di conquista per il nostro nettare di bacco. I vini preferiti dai thailandesi sono i rossi che rappresentano il 70% del mercato
24 novembre 2012 | C. S.
Si è conclusa in Thailandia la quattro giorni dell’Istituto Grandi Marchi dedicata al vino italiano in Asia: da Tokyo e Osaka fino a Shanghai e Bangkok. Se Giappone e Cina sono ormai tappe tradizionali dell’attività dell’Istituto, Bangkok, mercato emergente dalle forti potenzialità dove il vino italiano è sempre più uno status symbol, rappresenta la novità per le 19 cantine icona dell’enologia tricolore nel mondo. Un mercato in espansione, quello del vino italiano in Thailandia. Infatti con 24.300 ettolitri il nostro Paese è leader per l’export in volumi e secondo fornitore in valore (2,6 mln di dollari) dopo la Francia (12,7 mln usd).
Tra i vini preferiti dai thailandesi prevalgono i rossi che rappresentano il 70% del mercato, anche se il consumo di vino è ancora limitato ad una fascia di popolazione con reddito medio-alto e di età compresa tra i 25 e i 55 anni.
Per il presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Piero Antinori: “Il mercato thailandese offre grandi opportunità per il vino italiano. Il 10% della popolazione, infatti, consuma vino e il prodotto da solo rappresenta il 3% del mercato delle bevande alcoliche nel Paese. Tuttavia, se da una parte aumenta il numero dei consumatori, dall’altra l’elevata tassazione e le imposte interne rappresentano ancora fattori limitanti per la crescita. Il consumo di vino importato dai paesi europei ha una lunga storia in Thailandia – ha concluso Antinori - ma negli ultimi tempi si registra una forte penetrazione di vini provenienti dall’Australia e dal Sud America con prezzi molto concorrenziali”. Per fortuna i vini made in Italy rimangono in Thailandia ancora i più popolari dopo quelli francesi, anche se il prezzo resta il fattore determinante per la scelta, assieme al packaging e all’etichettatura.
Potrebbero interessarti
Mondo
Expo 2025 Osaka, le Indicazioni Geografiche protagoniste del dialogo tra Italia e Giappone

Il 6 giugno al Padiglione Italia un convegno internazionale organizzato da Fondazione Qualivita e Origin Italia in collaborazione con il MASAF per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi sulla protezione dei prodotti agroalimentari di qualità
31 maggio 2025 | 15:00
Mondo
Boom dell’export di olio di oliva andaluso, ma i prezzi sono bassi

Grazie ai prezzi bassi l’olio extravergine di oliva aumentano le esportazioni a scapito soprattutto dell’olio di sansa. L'olio di oliva vergine rappresenta il 64% in volume e l'83% in valore dell’export oleario
30 maggio 2025 | 09:00
Mondo
Moda e olio di oliva: la nuova campagna promozionale spagnola punta sui giovani

L'Interprofessione dell'olio di oliva spagnolo ha lanciato la sua nuova campagna promozionale dal titolo "l'accessorio perfetto", puntando sul binomio olio di oliva e moda per attirare i giovani
29 maggio 2025 | 11:00
Mondo
L'export di olio di oliva dal Portogallo si stabilizza a un miliardo di euro

Siao nel 2023 che nel 2024 l'export di olio di oliva dal Portogallo raggiunge il miliardo di euro. Nella scorsa campagna olearia registrata la seconda produzione olivicola di tutti i tempi
29 maggio 2025 | 09:00
Mondo
Export record di olio di oliva tunisino: l'Italia ne importa un terzo

L'olio extra vergine d'oliva ha rappresentato l'82,5% del volume totale esportato. I prezzi medi all'export degli oli hanno variato tra 2,51 e 5,45 euro. I principali mercati per l'olio biologico tunisino sono stati l'Italia, la Spagna e gli Stati Uniti
26 maggio 2025 | 17:00
Mondo
Lo stato della fioritura dell’olivo in Spagna

Forte discrepanza dello stato e del livello di fioritura tra le varie regioni andaluse, con un livello insolitamente alto di attacco di tignola dell’olivo
26 maggio 2025 | 11:00