Italia
E' Galan il nuovo ministro alle Politiche agricole
Ieri è l'insediamento alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, nel contempo, la sua prima riunione al Consiglio dei Ministri. Il ritratto del successore di Luca Zaia, veneto anch'egli
17 aprile 2010 | T N
L'emozione è grande, la si può ben immaginare. Anche se il suo nome circolava ormai da tempo, l'emozione è sempre grande, tanto più ora che la poltrona del dicastero agricolo è tra le più ambite.
Galan alle 10 di ieri mattina ha giurato alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si è poi recato alla sede del Ministero, in via XX Settembre, dove è stato accolto da una delegazione guidata dal Ministro uscente Luca Zaia.
Al Ministro Galan sono stati resi gli onori militari dal Corpo Forestale dello Stato. La delegazione ha raggiunto lo studio del Ministro dove si è svolta una breve cerimonia per il passaggio delle consegne, conclusa la quale Galan ha raggiunto Palazzo Chigi per il suo primo Consiglio dei Ministri.
âHo provato una grande emozione nel partecipare al mio primo Consiglio dei Ministri", ha subito ammesso Giancarlo Galan.
"Nel corso del Consiglio dei Ministri - ha aggiunto Galan - ho ascoltato tutto con profonda attenzione, perché la capacità di ascolto è una qualità non trascurabile. In realtà ho già ben presente la complessità della situazione nella quale si trova lâagricoltura italiana nel contesto delle politiche europee. Il settore primario, come si sa, è uno dei motori principali della nostra economia. La sua natura multiforme ne fa non solo uno straordinario volano per tutti i settori legati allo sviluppo e alla crescita ma anche un terreno in cui affrontare le sfide poste dallâinnovazione e dalla ricercaâ.
I neo Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali al suo primo giorno alla guida del dicastero di via XX Settembre stringe le mani a tutti. A lui il compito di saper traghettare l'agricoltura italiana fuori dagli schematismi che fino a ieri l'hanno ingessata.
âNella mia precedente esperienza - ha detto - ho garantito il più deciso sostegno alle istituzioni impegnate nella ricerca sia privata che pubblica. In ogni caso, chi mi conosce sa che nel mantenermi responsabile non mi fa difetto una forte e innata vocazione allâeresia, fatto salvo il principio che dovrò ogni volta capire da che parte stia lâortodossia piuttosto che lâeresia, e quindi quale delle due categorie converrà applicare per il bene della nostra agricoltura".
"Ringrazio tutti coloro che hanno voluto indirizzarmi la loro stima e che mi è parso volessero avere nei miei confronti quel pregiudizio di simpatia indispensabile allâapertura di un dialogo costruttivoâ, ha proseguito Galan.
UN BREVE RITRATTO DEL NEO MINISTRO
Giancarlo Galan è nato il 10 settembre 1956 a Padova, dove si laurea in Giurisprudenza con una tesi in diritto ecclesiastico. Dopo un Master in Business Administration alla Bocconi di Milano, entra giovanissimo in Publitalia diventandone successivamente Direttore centrale.
Nel 1993 viene invitato da Silvio Berlusconi a formare la squadra di Forza Italia. Organizza perciò le elezioni politiche del 1994, ne studia i programmi e ne cura i rapporti con gli altri movimenti di area liberale, riformatrice e moderata. Viene eletto in Parlamento e nel 1995 entra nel Consiglio regionale del Veneto, dove in seguito viene scelto quale Presidente della Giunta.
Nel 2000, sono i cittadini a sceglierlo direttamente come Presidente del Veneto, e in tale veste ha esercitato la funzione di rappresentare sia giuridicamente che politicamente l'ente nel suo complesso.
à stato tra l'altro componente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, che, come tutti sanno, è il luogo istituzionale di raccordo delle politiche regionali.
Nelle elezioni del 3 e 4 aprile 2005, è stato scelto ancora una volta dai cittadini per la terza legislatura quinquennale. Fino ad arrivare ad oggi, con l'insediamento, il 16 aprile 2010, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
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