Italia
Tutti contro Zaia: fuoco incrociato sul Ministro dell’agricoltura
Le critiche non vengono solo da sinistra. Anche dal centro destra si alzano proteste. Indistintamente, dal nord al sud, mentre il candidato alla presidenza della regione Veneto scivola sul “Welfare”
27 febbraio 2010 | Ernesto Vania
Sulla testa del Ministro Zaia si addensano fosche nubi che probabilmente non ne comprometteranno lâelezione a governatore del Veneto ma che sicuramente, durante la campagna elettorale, gli stanno creando parecchi grattacapi.
La tempesta mediatica e politica che si è abbattuta sul ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in piena campagna elettorale sembra essere solo allâinizio.
Il presunto utilizzo dei soldi pubblici (450 mila euro) gestiti dallâente vigilato del Mipaaf, Buonitalia Spa, che anziché promuovere il made in Italy nel mondo, avrebbero sponsorizzato - secondo alcuni - attraverso il periodico âIl Welfareâ il ministro leghista in corsa alla regione Veneto non sembra essere un caso isolato. E se il periodico âinquisitoâ aveva fino a maggio del 2008 come direttore responsabile proprio il portavoce del ministro, e la società che ha in gerenza la rivista â la Noema la cui sede è anche al palazzo del Cavallino, di fronte al ministero - era di proprietà , fino a luglio 2008, dello stesso portavoce, le cose sembrano ora ripetersi per âVeneto e Venetiâ.
Nel frattempo le critiche piovono anche per promesse non mantenute.
''Che fine hanno fatto i dieci milioni di euro, frutto di un accordo tra il ministro Zaia e l'assessore regionale Violino, che dovevano servire per la promozione del vino Friulano?'' A chiederselo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin in un'interrogazione presentata all'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali Claudio Violino. ''L'accordo tra la regione ed il ministero delle Politiche Agricole, di cui oggi nulla ci è dato sapere - spiega Marin - è stato sottoscritto lo scorso anno in occasione della manifestazione Vinitaly tra il ministro Zaia e l'assessore Violino per promuovere il vino Friulano dopo la soppressione della storica denominazione Tocai''. ''A tal fine era stato previsto lo stanziamento di dieci milioni di Euro, di cui otto a carico dello Stato e due a carico della Regione FVG che sono stati prontamente erogati con la legge finanziaria 2009''. ''A distanza di un anno - prosegue l'esponente del Pdl - non conosciamo però ne' l'entità del trasferimento nazionale, nè le procedure e gli indirizzi per la promozione del Friulano''.
âNon consentirò a nessuno, neanche al ministro Zaia, di giocare sulla pelle degli agricoltori pugliesiâ. Lâassessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefà no risponde al ministro dellâAgricoltura a proposito delle sue dichiarazioni rilasciate oggi sul mancato riconoscimento dello stato di crisi per la Puglia. âStupisce il fatto - commenta Stefà no - che oggi si richiami una normativa che il ministro stesso dichiara inapplicabile, e che ci comunichi, solo attraverso le agenzie di stampa e a distanza di mesi dalla nostra richiesta, una presunta proceduraâ.
âNon esistono â sottolinea Stefà no â procedure particolari o tempi da rispettare per la trasmissione a Bruxelles della richiesta di autorizzazione al riconoscimento dello stato di crisi. Così come non esiste alcuna procedura da rispettare, da parte delle singole Regioni, ai fini della trasmissione delle singole delibere di dichiarazione dello stato di crisi, se è vero come è vero che lo stesso ministro dichiara che non esistono disposizioni normative applicabili. La Delibera della Regione Puglia è stata adottata nel mese di novembre 2009 (da tempo,dunque, visionabile sul sito ufficiale del Ministero) e sino ad oggi, nonostante i nostri solleciti, non ha avuto dal Ministero né riscontri, né richieste integrative, né osservazioni formali. Delibera che, val la pena di ricordare, è del tutto sovrapponibile a quella presentata da tutte le altre Regioni."