Italia
Ecco come si promuove una Dop. Gli extra vergini della Riviera Ligure parlano ai consumatori
Avviata una campagna promozionale a tambur battente. Con i manifesti che invitano ad assaggiare la Liguria. Con una guida per futuri chef. E con azioni di formazione negli istituti alberghieri
25 luglio 2009 | Maria Carla Squeo
Sono state presentate a Genova lo scorso 22 luglio le attività , in corso d'opera, del Consorzio per la tutela dellâOlio Extra Vergine Dop Riviera Ligure.
L'incontro è avvenuto presso la sala conferenze del Palazzo della Regione Liguria, in Piazza De Ferrari, in una Genova dalle temperature estive che facevano tanto desiderare il mare. E proprio in vista del grande flusso di turisti e viaggiatori che in parte già confluisce nei luoghi di grande attrazione della regione, il Consorzio per la Tutela dellâOlio Extra Vergine di Oliva Dop Riviera Ligure ha pensato bene di dare il via alla campagna promozionale dal titolo âAssaggia la Liguriaâ, con il contributo della Regione Liguria e delle Camere di Commercio di Imperia, Savona, Genova, La Spezia.
Una campagna massiccia e poderosa, ideata per lasciare un segno importante. Infatti già a partire dal 22 luglio sono visibili, in diversi formati, una serie di manifesti nei quali compare una bottiglia di extra vergine Dop Riviera Ligure che invita materialmente ad essere degustata. Addirittura da essere presa a morsi, per quanto buono è l'olio che vi è contenuto.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consorzio Francesco Bruzzo, il quale ha ribadito come il consumatore vada informato a partire dal territorio di produzione. Il successo d'altra parte lo si prepara in casa, perché ovunque deve essere possibile individuare l'olio a marchio Dop riconducibile alle zone di produzione. Altro che 100% italiano, qui si va ancora più nello specifico e si lancia il 100% ligure.
Una partenza a regola d'arte, anche perché sin da subito si è pensato bene di incentivare il ricorso all'olio facendolo direttamente richiedere alla gente. Nell'invito che appare sul manifesto si legge infatti: "chiedilo nei negozi o nei ristoranti".
Lo slogan forte su cui si fonda la campagna promozionale non lascia dubbi: "Assaggia la Liguria", si legge infatti nel manifesto, con il corredo di marchi Dop e del Consorzio in bella mostra, oltre che con la rassicurante garanzia del "100% ligure controllato e certificato
LâAssessore allâAgricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini è anch'egli soddisfatto: ci siamo mossi bene, non abbiamo commesso errori. "A suo - ha detto Cassini - scegliemmo l'ipotesi di una denominazione unica e ora abbiamo i risultati: circa l'8% dell'olio prodotto in regione viene certificato Dop; e si tratta di un dato importante, che altri territori ci invidiano".
"Stiamo lavorando con costanza e tenacia", insiste. Infatti gli Itinerari dei profumi e dei sapori prevederanno una apposita carta degli oli, con almeno due o tre tipologie di extra vergine. La ristorazione dovrà rispondere a tale sollecitazione. Non solo - aggiunge Cassini - anche nella promozione dei vini liguri cerchiamo di affiancare sempre gli oli, sempre secondo il concetto della valorizzazione della Dop attraverso il sostegno del 100% ligure, di cui si ha ora certezza, conoscenza e garanzia".
Con il presidente del Consorzio Bruzzo e il direttore Lazzaretti, c'era anche lo scrittore, giornalista e oleologo Luigi Caricato, il quale tra l'altro ha elogiato il lavoro svolto dal Consorzio, partendo dai riscontri che si possono proprio in questi giorni ricavare dal quinto monitoraggio Federolio sul commercio degli oli di oliva in Italia-
"La Dop Riviera Ligure - ha dichiarato Caricato - fa egregiamente la sua parte, e proprio per questo non può che insistere nel promuovere il proprio olio. I dati diffusi dalla Federolio parlano chiaro. Sul fronte degli acquisti, in un quadro generale più che desolante - dal momento che le quote di olio a marchio Dop si sono attestate sullo 0,4% - gli extra vergini Dop liguri si piazzano al secondo posto dopo l'Igp Toscano con una quota del 10,6%. Non è da sottovalutare tali dati, considerando anche il fatto che mentre si è verificata nel corso del 2008 una notevole contrazione sul fronte degli acquisiti, la Dop Riviera Ligure non soltanto ha tenuto, ma vanta un + 100% rispetto ad altre Dop in caduta".
Caricato prosegue, evidenziando le buone performarce anche sul fronte delle vendite di oli Dop da parte delle aziende monitorate da Federolio.
"Nel 2008 tra le vendite del confezionato la Dop Riviera Ligure si piazza bene, al quarto posto dopo Dop Terra di Bari, Igp Toscano e Dop Umbria. Un buon piazzamento, nell'ordine 10%. Buoni numeri, che ovviamente lusingano a pieno titolo coloro che lavorano bene per fare in modo che gli oli liguri restino sempre nell'immaginario della gente che li associa volentieri a qualcosa di molto piacevole e prestigioso."
Il direttore del Consorzio Giorgio Lazzaretti entra nel dettaglio e parla di 3 mila manifesti e di due periodi di affissione. Ma insieme alla campagna âAssaggia la Liguriaâ, sono state presentate il 22 luglio anche altre due iniziative del Consorzio: il percorso di âEducazione al gusto: la Dop Riviera Ligure negli istituti alberghieriâ, che ha portato assaggiatori e professionisti del settore a fare lezione allâinterno degli istituti alberghieri liguri e piemontesi (e prossimamente anche in Lombardia e Valle dâAosta), azione finalizzata alla sensibilizzazione allâutilizzo da Dop Riviera Ligure; e,a seguire, la Guida pratica a uso dei futuri chef per un giusto approccio a tavola e in cucina, realizzata dall'oleologo Luigi Caricato.
Si tratta di lavorare indefessamente spingendo sempre più i consumatori verso la Dop Riviera Ligure. E per far questo occorre inevitabilmente ricorrere al mondo della ristorazione, non si può fare certo a meno. Il ruolo di promotori indiretti dell'olio è da essere affidato proprio agli chef, ed è per questo che si sta lavorando con i giovani, per condurli per mano alla meta: a capire l'olio e le sue molteplici espressioni.
Francesco Bruzzo è di questo avviso: "Occorre promuovere e diffondere la conoscenza del marchio Dop Riviera Ligure avvicinando al prodotto il consumatore, ma anche i ristoratori e i futuri chef, spingendo così i produttori a aumentare la produzione di olio certificato e garantito dalla denominazione di origine protetta. D'altra parte - aggiunge Bruzzo - allâinterno di un mercato sempre più complesso e concorrenziale, il prodotto 100% italiano non basta più. Si rende necessario distinguersi con un prodotto dalle caratteristiche uniche, controllato e garantito prima e dopo la fase dellâetichettaturaâ.
Infatti - è bene ricordare come tempo fa aveva preso il via l'azione di vigilanza programmata dal Consorzio di Tutela dellâOlio DOP Riviera Ligure presso i punti vendita di diverse regioni italiane attraverso il proprio agente vigilatore.
Il Consorzio di tutela dellâolio DOP Riviera Ligure guarda avanti e infatti segue il prodotto immesso in commercio anche con le analisi dellâolio che il consumatore trova sullo scaffale.
Ora, dopo questa conferenza del 22 luglio, non resta che attendere le prossime novità di un Consorzio molto attivo, capace di guardare al futuro con occhi sereni.
IL CONSORZIO
Costituitosi nel 2001 il Consorzio per la Tutela dellâOlio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Riviera Ligure, forte della partecipazione dei soci olivicoltori, frantoiani ed imbottigliatori e grazie al riconoscimento ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha nei suoi obiettivi la tutela di un prodotto dalle caratteristiche uniche e svolge unâazione di promozione e vigilanza dellâOlio Ligure nelle sue tre menzioni geografiche (Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese, Riviera di Levante) per offrire ai consumatori una qualità dâolio tra le più ricercate dagli intenditori. Per ogni informazione complementare sul Consorzio: www.consorziodoprivieraligure.it
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