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ANCORA PREMI. E’ IL TURNO DEL “BIOL”. STRANIERI AL PASSO

Facendo una media generale – ammette il presidente della giuria Tonino Zelinotti - i migliori oli, come è ormai consuetudine, sono risultati i siciliani, e aggiungerei anche i sardi e i pugliesi; sotto il profilo dell’armonia hanno un quid in più

08 maggio 2004 | T N

Quest’anno a vincere la nona edizione del Premio “Biol” è stato il siciliano “Borgo Antico” dell’azienda Gerace di Enna. Tra i tanti oli pervenuti alla commissione giudicatrice – sono stati oltre duecento i campioni – è risultato il migliore dell’annata 2004.

La novità di quest’anno è tuttavia non tanto il premio come tale, un appuntamento annuale sicuramente ben consolidato nell’immaginario collettivo, ma lo spostamento della sede da Andria a Bitonto,. Con qualche coda polemica, pare.

Considerando in ogni caso la sola gara, il secondo posto è sempre la Sicilia che lo si è aggiudicato, con l’azienda Titone; mentre terzo posto è stato assegnato a un altro isolano, il sardo “Olio del Giudicato di Arborea” della cooperativa Campidano di Oristano.

Ma il “Biol” comprende anche altre tre categorie principali, il premio “Biolblended”, quale miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore; il “Biolpack”, quale miglior packaging ed etichettatura, assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo; quindi il “Biol Frantoio”, assegnato al miglior olio frantoiano.

"Con la competizione del Biol - ha dichiarato il presidente della giuria internazionale, il capo panel dell’Agenzia delle Dogane Tonino Zelinotti - si è riconfermata la qualità degli oli italiani, come pure gli apprezzabili sforzi dei produttori per migliorarne il profilo sensoriale. Alcuni extra vergini, pur non vincendo, hanno comunque ottenuto dei buoni punteggi. Si pensi – ha affermato Zelinotti - al secondo tra i blended, l’umbro Bonolio dell’azienda Moretti, o al laziale Dop-Sabina” prodotto da Tre Colli, o a un paio di calabresi come il frantoiano Vulcano a marchio Dop Bruzio, o il Dattilo dell’azienda Ceraudo. Facendo dunque una media generale, i migliori oli, come è ormai consuetudine, sono risultati i siciliani, e aggiungerei anche i sardi e i pugliesi. Sotto il profilo dell’armonia hanno un quid in più. Si registra la forte crescita qualitativa degli spagnoli: un segnale forte. C’è poi la sorpresa di turno, che quest’anno arriva da un buon olio neozelandese. Ma in generale, l’extra vergine estero comincia a stare al passo".


PREMIO BIOL 2004
- Primo classificato: “Borgo Antico”, Azienda Agricola Gerace, Enna , Sicilia

- Secondo classificato: Titone DOP “Valli Trapanasi”, Azienda Biologica Titone, Marsala (Trapani), Sicilia

- Terzo classificato: “Olio del Giudicato di Arborea”, Coop. Olivicoltori Campidano Oristano, Villaburbana (Oristano), Sardegna


PREMIO BIOLPACK 2004
“Oilbios Monini”, Monini, Carpino (Foggia) – Puglia (con sede società a Spoleto, in Umbria)


PREMIO BIOLBLENDED 2004

- Primo classificato: Oliva San Giuliano, Domenico Manca, Alghero (Sassari), Sardegna
- Secondo classificato: “Bonolio”, Azienda Agraria Moretti Omero, Giano dell'Umbria (Perugia), Umbria
- Terzo classificato: “Bartolini”, Agricola Bartolini, Arrone (Terni), Umbria

PREMIO BIOL FRANTOIO 2004

- Primo classificato: Dop “Terra di Bari “- “Tenuta Ariamone”, Frantoio Oleario De Carlo, Bitritto (Bari), Puglia
- Secondo classificato: “Tenuta Rasciatano” , Tenuta Rasciatano, Barletta (Bari), Puglia
- Terzo classificato: Dop “Bruzio Colline Ioniche Presilane”, Frantoio Oleario di Luigi Vulcano, Mirto fraz. di Crosia (Cosenza), Calabria

PREMIO BIOL PUGLIA 2004

- Primo classificato: “Natura”, Azienda Agricola Oronzo Greco Pantaleo, Caprarica di Lecce (Lecce)
- Secondo classificato: “Marcinase Fruttato Intenso”, Az. Agr. ing. Gregorio Minervini , Molfetta (Bari)
- Terzo classificato: “Piantatella” , Azienda Agricola Piantatella, Statte (Taranto)


Fonte: Fabio Nardulli

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