Italia
Una goccia nel mare per l’olio d’oliva italiano
Dalla riunione al Mipaaf con le Regioni Calabria, Campania, Puglia e Basilicata spuntano dieci milioni di euro per sensibilizzare i consumatori ad acquistare olio italiano. Nessuna possibilità di ritiro di masse d’olio per gli aiuti agli indigenti
29 novembre 2008 | T N
Dopo la riunione al Ministero delle politiche agricole con i rappresentanti delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Basilicata il Ministro ha annunciato di aver chiesto âla disponibilità di 10 milioni di euro nellâambito dei quali si prevedono iniziative per i piani di settore, per sensibilizzare i consumatori ad acquistare e portare in tavola olio italiano. Per fare questo occorre garantire lâetichettatura delle bottiglie, anche perché produciamo 630 mila tonnellate di olio, che ci garantiscono la copertura del fabbisogno nazionale".
âLe soluzioni che abbiamo individuato â ha dichiarato Zaia - non possono prescindere da una considerazione: esportiamo 350 mila tonnellate di olio, per un valore di un miliardo e mezzo di euro e importiamo 450 mila tonnellate, soprattutto da Spagna, Tunisia e Turchia, per un valore di un miliardo e trecentomila euro. Esportiamo qualità e importiamo olio che non è degno della dicitura extra vergine. Occorre dunque continuare sulla strada dei controlli, per garantire che tutto ciò che arriva in Italia sia sano, genuino, di qualità ".
Doccia fredda invece per chi sperava il Mipaaf potesse ritirare ingenti quantità dâolio.
"Non possiamo intervenire con gli aiuti agli indigenti â ha spiegato Zaia - sulla falsa riga di quanto fatto per il Parmigiano Reggiano, perché lâUnione Europea consente di procedere così soltanto per i cereali, il riso e il latte. Domani a Bruxelles valuterò anche la fattibilità di estendere tali aiuti allâolio, con la possibilità di comprare il prodotto, in particolare 350 mila tonnellate di olio, e toglierlo dal mercato. Valuteremo anche questa opzione, consci però del fatto che lâEuropa consente simili operazioni quando il prezzo del prodotto scende sotto un euro e 74 centesimi al chilo. Lâolio oggi costa due euro e 46 centesimi al chilo.â
Ulteriori aiuti potranno venire solo a seguito dellâHealth Check ed in particolare dal fondo di 400 milioni di euro per lâart. 68, che potrebbe aprire la strada ad alcuni interventi in sostegno del settore.
Potrebbero interessarti
Italia
Oleoturismo: i dettagli della nuova legge regionale pugliese

Sono considerate attività oleoturistiche le attività formative ed informative nonché le iniziative a carattere culturale e ricreativo. Nel testo di legge vengono disciplinate le procedure da seguire per l'avvio dell'attività oleoturistica e fissa standard minimi di qualità.
14 giugno 2025 | 09:00
Italia
Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico
12 giugno 2025 | 14:00
Italia
I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA)
12 giugno 2025 | 12:00
Italia
I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali
12 giugno 2025 | 10:00
Italia
L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica
12 giugno 2025 | 09:00
Italia
Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione
11 giugno 2025 | 11:00