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Crisi dell'olio / 2. Un soccorso per le aziende, e strategie più efficaci, per scongiurare il fallimento

Dalla Calabria Giovanni Battista Pisani. Il mercato è a esclusivo appannaggio di poche multinazionali. Il prezzo per l'extra vergine è sceso da 3,70 euro dello scorso anno a circa 2,50 euro di oggi al chilo

22 novembre 2008 | T N

C'è forte preoccupazione in Calabria per le sorti del mercato dell'olio di oliva. Una preoccupazione che si trasforma in tensione, alle volte.
Il presidente del Consorzio Cotec (link esterno), Giovanni Battista Pisani, interviene al riguardo, circa lo stato di crisi del settore olivicolo calabrese, scrivendo sia al miniestro alla Politiche agricole Luca Zaia, sia all’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria onorevole Mario Pirillo.

Giovanni Battista Pisani, presidente Cotec

In una lettera recapitata all’assessorato nei giorni scorsi e spedita anche al Ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, il Presidente Pisani chiedeva interventi urgenti per fronteggiare la grave situazione in cui versa il mercato olivicolo europeo che sta già interessando la Calabria con le imprese che vi operano.

Un mercato a esclusivo appannaggio di poche multinazionali
“La concentrazione della domanda - ha sottolineato il presidente del Consorzio Olivicolo Terre di Calabria - nei fatti ad esclusivo appannaggio di poche multinazionali, fa si che i produttori siano costretti a vendere ad un prezzo inferiore allo stesso costo di produzione. In particolare il prezzo di un chilogrammo di olio extravergine e’ sceso da 3,70 euro dello scorso anno a circa 2,30 euro dell’ anno in corso, attestandosi ai livelli dell’ olio d’oliva vergine lampante”.

La denuncia prosegue, con toni accorati: "Al fine di non vanificare i tanti sacrifici dei produttori e gli investimenti operati nelle aziende calabresi per migliorare la qualità delle produzioni e per scongiurare il fallimento delle tante imprese che fanno parte della filiera olivicola - scrive nella lettera a Zaia il presidente del Cotec Pisani - le chiediamo un incontro urgente per affrontare il problema e tentare di individuare le stretegie più efficaci su cui lavorare con sinergia nei prossimi mesi".

"Una delle strade da percorrere potrebbe essere quella di ottenere che l'Unione europea sancisca, in un futuro regolamento, che l'olio extra vergine di oliva è un cibo ano e naturale idoneo ad essere inserito nella lista degli alimenti protetti dal regolamento Ce n. 1924 del 20 ottobre 2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute".

Allla denuncia lanciata dal presidente Pisani ha risposto l’assessore Pirillo, che d’intesa con l’ Assessore alle Risorse Agricole della Puglia Enzo Russo, ha proposto, lo scorso 16 ottobre, di adoperarsi misure urgenti al Ministro Zaia, come il ritiro di stock di produzione dal mercato per una distribuzione gratuita alle fasce deboli della popolazione, così da consentire un sollievo reale alle loro difficili condizioni economiche.

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