Italia

Apicoltura biologica, nuova presidenza per Conapi

08 novembre 2008 | C. S.

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio apicoltori e agricoltori biologici italiani ha nominato Diego Pagani: 34 anni, di Novara, apicoltore biologico professionale.

“Ci impegneremo a continuare il cammino tracciato da Lucio Cavazzoni, che ha portato la nostra cooperativa apistica ad essere la più rappresentativa in Europa”.

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Apicoltori Agricoltori Biologici ha rinnovato i suoi vertici, eleggendo Diego Pagani alla presidenza, al posto del fondatore Lucio Cavazzoni.

Membro della cooperativa da sette anni e già impegnato nel Consiglio di Amministrazione da due, Diego Pagani ha trentaquattro anni e vive e lavora a Cavaglietto, in provincia di Novara. Apicoltore professionale, è diplomato all’Istituto Superiore di Arti Visive ed è titolare di un’azienda apistica nata nel 2001 e fin da subito certificata biologica.

Rinnovata anche la vicepresidenza, affidata a Giorgio Baracani, 37 anni, apicoltore di Castel Guelfo (Bologna), da alcuni anni impegnato nella struttura produttiva di Conapi.

La nuova presidenza, giovane e preparata, si impegna a portare avanti con slancio rinnovato quella che da sempre è la mission di Conapi: dare valore al mestiere dell'apicoltore producendo miele di qualità. Esattamente come trent'anni fa, quando fu avviata questa impresa diventata oggi la più importante realtà di produttori di miele biologico, con complessivamente 22 mila quintali di miele biologico e convenzionale conferiti dai soci nel 2007.

“Ringraziamo moltissimo Lucio Cavazzoni – afferma Diego Pagani - per quanto ha fatto per Conapi in tutti questi anni: cercheremo di continuare il cammino che ha tracciato e che ci ha portato ad essere la cooperativa apistica più rappresentativa d'Europa. Ora ci attende un grande impegno. Valorizzazione regionale dei soci e delle produzioni, identità territoriale delle loro aziende, certificazione delle produzioni biologiche su nuovi mercati esteri, riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori regionali: questi alcuni delle sfide future. Quanto alla scelta della qualità, essa è sempre stata per Conapi prioritaria e così sarà anche in futuro, come pure lo sviluppo della nostra distintività, la scelta di non trattare termicamente il miele e quella di puntare sui mieli biologici”. Impegni particolarmente significativi in un momento difficile per l'apicoltura italiana e europea: “Il futuro – conclude Pagani – non ci spaventa, perché sappiamo di guidare un'impresa a cui non mancano le idee per affrontare i problemi: è la povertà di idee ad uccidere le aziende”.

“E’ importante confermare e rafforzare i rapporti tra Conapi e i soci” afferma a sua volta il neo-vicepresidente Giorgio Baracani, che ricorda “la ricchezza di avere tanti apicoltori che vivono il loro essere soci con serietà e partecipazione: tutelarli in questa congiuntura significa mettere al primo posto il rispetto delle severe norme interne che da sempre sono garanzia di un prodotto di qualità”.

"E' molto importante questo ricambio generazionale ai vertici di Conapi – afferma il presidente uscente Lucio Cavazzoni – perché il miele ha bisogno di uno scatto in avanti in termini di immagine presso i consumatori, di utilizzo, ma anche rispetto alla sua capacità di esprimere il territorio, inteso come origine e rappresentatività. Oggi Conapi ha una grande opportunità: può contare su giovani manager, che intendono il miele in modo diverso e in modo diverso lo propongono, e su un gruppo di giovani amministratori che può effettivamente cambiare i poli di attenzione, anche politica, verso un settore in difficoltà, fortemente attaccato dalle multinazionali della chimica".


Fonte. koiné comunicazione

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