Italia
In Emilia-Romagna meno grano più erba medica e soia

Cala la superficie a grano nella regione Emilia Romagna, secondo le stime è soprattutto il duro a cedere il 15-20% degli ettari investiti. Boom colture da seme in Romagna
03 novembre 2023 | C. S.
Perde terreno il granaio Emilia-Romagna: caleranno le superfici coltivate nel 2024, passando da 250 a 220 mila ettari complessivi. Confagricoltura regionale stima una flessione più accentuata per il duro rispetto al tenero, nell’ordine del - 15-20%, configurando uno scenario decisamente in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni.
Il grano duro registra infatti una netta battuta d’arresto nella terza regione d’Italia per ettari investiti: una disaffezione dovuta sia alla carenza di seme certificato (maltempo e inondazioni ne hanno ridotto la produzione negli areali tradizionalmente vocati come la Romagna), sia all’elevata volatilità dei mercati nonché scarsa redditività della coltura.
"Bisogna sostenere il comparto produttivo e la filiera regionale di eccellenza della pasta made in Italy - avverte Confagricoltura Emilia Romagna - potenziare il sistema dei contratti di filiera e promuovere strumenti di tutela del reddito per contrastare le fluttuazioni shock dei prezzi, soprattutto nell’attuale contesto geopolitico che permane altamente instabile. Sul fronte commerciale, potrebbe giocare a favore la diminuzione degli stock mondiali di grano duro, per via dell’eccesso di piogge in Europa e, al contempo, della grave siccità abbattutasi sul continente nordamericano".
Nel Ferrarese il calo delle superfici a grano duro sarà probabilmente compensato da un incremento di terreni a soia e orticole. In Romagna si prevede una crescita delle colture da seme (girasole, barbabietola, radicchio) e delle orticole come cipolle e patate visto il trend commerciale positivo della passata campagna. Nell’areale che va da Bologna a Modena e Reggio Emilia si conferma in crescita la superficie coltivata a grano tenero di forza (varietà Rebelde e Bologna o simili), sulla spinta di quotazioni soddisfacenti tuttora in tendenziale rialzo.
"Ci attendiamo nel 2024 – precisa infine l’organizzazione agricola - un leggero balzo in avanti della superficie investita a erba medica un po’ ovunque, su tutto il territorio regionale, in virtù del fatto che la coltura è in grado di garantire una buona redditività, trainata anche dalla domanda estera sempre piuttosto vivace".
Potrebbero interessarti
Italia
Florovivaismo a Pescia, tra sfide e opportunità, per istituzioni e ricerca, filiera e territorio e innovazione

I fiori eduli sono sempre più apprezzati dai consumatori, rappresentando una nicchia in forte espansione, che unisce la sicurezza a tavola, le proprietà benefiche per salute e benessere e la sostenibilità delle coltivazioni
01 luglio 2025 | 09:00
Italia
Il vino simbolo di rispetto per la terra e chi la lavora

All'assemblea Assoenologi l’ex calciatore Andrea Barzagli ha raccontato il proprio legame personale con il vino e ha sottolineato il rapporto “misurato” degli sportivi con una attenzione crescente verso un consumo moderato e consapevole
28 giugno 2025 | 09:00
Italia
Anche prodotti a denominazione di origine per gli indigenti: 50 milioni di euro stanziai

Lo stanziamento di 54,9 milioni di euro servirà all'acquisto di un paniere di prodotti alimentari da filiera italiana che saranno poi distribuiti in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore
25 giugno 2025 | 16:00
Italia
Xylella fastidiosa arriva a Bisceglie: quattro olivi colpiti

E' in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidios. La Regione Puglia ha programmato un'attività di sorveglianza rafforzata dell'area di 400 metri attorno alla zona infetta per verificare la presenza di altre piante infette
25 giugno 2025 | 13:00
Italia
Horeca: ecco perchè è strategico per il sistema agroalimentare nazionale

La Distribuzione Ho.Re.Ca. conta circa 3.400 imprese attive e nel 2024 ha generato 2,7 miliardi di Valore Aggiunto. I consumi alimentari, in casa e fuori casa, appaiono stagnanti da più di un decennio. Rilanciare i consumi fuori casa è sinonimo di crescita e di sviluppo sociale
25 giugno 2025 | 09:00
Italia
Salvaguardare il valore aggiunto dell’olio di oliva italiano: il prezzo non deve calare

L’olio extravergine di oliva italiano non si deve confondere con l’olio commodity e la ricerca dei volumi a tutti i costi è la ricetta sbagliata per promuovere il 100% italiano. Intervista con il presidente di Unaprol, David Granieri
24 giugno 2025 | 12:55