Italia
ENNESIMA TRUFFA NEL NOME DELL'OLIO DI OLIVA, CON EPICENTRO IN PUGLIA E COINVOLGIMENTO DI ALTRE CINQUE REGIONI
Ammonta a oltre tre milioni di euro il grande imbroglio nel comparto oleario. Finanziamenti pubblici che servivano a valorizzare in realtà dell'olio fantasma, attraverso l'emissione di fatture inesistenti. Il blitz ha riguardato 21 imprenditori denunciati dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Bari
26 settembre 2007 | T N
Ammonta dunque a una cifra iperbolica, di oltre tre milioni di euro, il grande imbroglio che ha visto protagonisti un gruppo di operatori del comparto oleario. Si è trattato di finanziamenti pubblici che servivano per la valorizzazione di olio fantasma, con emissione di fatture inesistenti, per un coinvolgimento di sei regioni, 22 imprese e 21 imprenditori. A denunciare la truffa la Guardia di Finanza del comando provinciale di Bari.
A essere coinvolti degli opeatori del settore olivicolo di varie regioni, oltre al rappresentante di una nota azienda del settore che opera in Toscana. L'operazione è stata condotta dalla Guardia di finanza in Puglia, nel Lazio, in Calabria, Campania e Sicilia. Le indagini hanno avuto inizio a partire da un'azienda olearia di Bitonto, in provincia di Bari, la quale si era adoperata nel produrre falsa documentazione al fine di ottenere un finanziamento di oltre tre milioni di euroa fondo perduto dal Ministero delle Politiche agricole. Tali finanziamenti servivano da incentivo per la commercializzazione e la valorizzazione dellâolio extra verginme di oliva.
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