Italia

LUNGO LE ROTTE DEL GUSTO, E' LA VOLTA DI "PODOLICA"

La prima rassegna dei formaggi e delle carni dell'Appennino Meridionale ha avuto un vasto consenso di pubblico e critica, nella conice dell'Alta Irpinia

11 luglio 2007 | T N

Si è conclusa il 10 luglio, e con un grandissimo successo di pubblico e critica, la prima grande rassegna dei formaggi e delle carni dell’Appennino Meridionale. La carne e i formaggi di razza podolica sono stati i protagonisti assoluti di una kermesse gastronomica che per tre giorni, nella splendida cornice dell’ Alta Irpinia, ha catalizzato l’attenzione degli operatori della filiera enogastronomica, del pubblico dei consumatori, della stampa e delle organizzazioni di categoria.

La giornata di sabato 7 Luglio è stata caratterizzata dalla sosta in due dei migliori ristoranti della regione, il Megaron a Paternopoli a pranzo e Marennà a Sorbo Serpico a cena. Due ristoranti che hanno confermato ampiamente i loro meriti e quelli di un territorio che sta decollando da un punto di vista enogastronomico grazie ai vini, ai prodotti (e ovviamente i menù erano incentrati sulla “podolica”) e all’ abilità degli chef. Tra le due visite nel pomeriggio, il presidente della comunità montana del Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio ha dato il suo benvenuto a Villa De Marco, bellissimo edificio in stile Liberty al centro di Montella.

Da Laceno, splendido habitat di alta quota, ricco di pascoli e armenti, si è poi proseguito per Calitri, storica tappa dell’ antico percorso della transumanza. Dopo la fine accoglienza ricevuta a Palazzo Zampaglione, si sono visitate le Grotte di affinamento del formaggio per una suggestiva degustazione di una serie di caciocavalli di diverse stagionature effettuata dagli esperti dell’ Onaf. Poi nuovamente a Villa De Marco, dove lo chef Antonio Pisaniello si è esibito con il suo minicorso di cucina a base di ricotta e carne podolica.

Il momento centrale della giornata è stato il convegno “La Podolica sulle rotte del gusto” al quale sono intervenuti esperti, politici, giornalisti e che ha cercato di approfondire la problematica dell’ ambiente e del turismo gastronomico di montagna con, come filo conduttore, la razza podolica, inquadrata da un punto di vista storico e sociale. La giornata si è conclusa con una degustazione a base di formaggi e vini del territorio nel cortile di Villa De Marco, per l’occasione elegantemente allestita.

La giornata conclusiva del lunedì è stata anche la più intensa. La location questa volta è stata Nusco con il suo Palazzo Vescovile. Una caratteristica scultura in legno su un letto di fieno ed una scalinata illuminata da candele hanno accolto i tanti ristoratori ed operatori del settore che sono accorsi numerosi per partecipare all’ incontro con Luigi Cremona, giornalista, e Mario Carrabs, macellaio in Gesualdo. Attore principale e protagonista la carne di vera razza podolica che è stata assaggiata in tartara e carpaccio in comparazione dell’ analogo taglio di carne di marchigiana e meticcia.

L’ iniziativa ha avuto un successo straordinario riempiendo letteralmente la grande sala congressuale del Palazzo Vescovile. Altrettanto ampia è stata la partecipazione alla successiva cena organizzata dai Mesali, l’ associazione dei migliori ristoranti irpini. Quattro di loro, in rappresentanza dell’ Associazione, hanno presentato ricette originali, ! anche queste basate sulla podolica. I quattro sono stati: La Pergola di Gesualdo, La Taberna Vulgi di San Stefano del Sole, La Maschera di Avellino e la Locanda di Bu di Nusco che, cucinando in casa, ha coordinato l’ evento.

Dunque una grande occasione per approfondire l’argomento podolica in un contesto come quello descritto di grande bellezza e di grandi contenuti per un discorso che speriamo possa proseguire negli anni a venire con lo stesso interesse e passioni dimostrati in questa edizione.



Fonte: Witaly di Lorenza Vitali

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