Italia 08/04/2022

Pensare al Salento post Xylella fastidiosa: i finanziamenti di Banca Sella

Pensare al Salento post Xylella fastidiosa: i finanziamenti di Banca Sella

Il Salento può diventare un nuovo hub agroalimentare nazionale grazie al contrasto e al rallentamento del contagio da Xylella, alla gestione delle piante malate, alla rigenerazione e la conversione dei terreni colpiti


Individuare e sviluppare idee e progetti innovativi per il rilancio dell'economia e del territorio pugliese attraverso soluzioni in grado di contrastare e ridurre il contagio da Xylella, rigenerando i terreni colpiti dal batterio "killer degli ulivi".

Nasce con questo obiettivo l'iniziativa 'Rinascere dalla Xylella' lanciata dall'Università del Salento e da Banca Sella, con il patrocinio della Regione Puglia e in partnership con la piattaforma di innovazione per startup e imprese Sellalab e dpixel, l'incubatore certificato del gruppo Sella. Secondo i dati di Coldiretti, a partire dal 2013 oltre 150.000 ettari di uliveti tra Lecce, Brindisi e Taranto sono stati devastati dalla Xylella, causando una grave desertificazione dei terreni a seguito della morte di oltre 21 milioni di ulivi e provocando danni per circa 1 miliardo di euro.

Dunque l'obiettivo dell'iniziativa è raccogliere, a livello nazionale e locale, idee e progetti innovativi per supportare e rivalutare le aree rurali pugliesi identificando nuove possibilità di sviluppo oltre alla coltivazione degli ulivi, per posizionare il Salento come hub di innovazione, per valorizzare le idee e il talento locale, dando così anche una nuova spinta di innovazione alle imprese agroalimentari e turistiche del territorio.

La 'call' di idee riguarda quattro ambiti di intervento: il contrasto e il rallentamento del contagio da Xylella, la cura delle piante malate, la rigenerazione e la conversione dei terreni colpiti e la mitigazione delle ulteriori conseguenze dal parassita come l'inquinamento atmosferico e i danni economici e sociali. L'iniziativa è rivolta a ricercatori e studenti universitari che abbiano già avviato o siano intenzionati ad avviare uno spin-off in ambito agri-tech, ma anche a startup già costituite o team con progetti imprenditoriali volti a incidere positivamente sugli effetti della Xylella e, più in generale, sull'agricoltura sostenibile e rigenerativa. Sono inoltre coinvolte le piccole e medie imprese che abbiano già sviluppato soluzioni innovative in grado di portare un contributo determinante nella lotta ai danni provocati dal parassita.

di C. S.