Italia
Barolo e Barbaresco vedono la ripresa e celebrano i vignaioli
Presso la Torre di Barbaresco e il Museo Cavazza le immagini dei produttori vitivinicoli che hanno reso grande e famoso nel mondo enologico il piccolo paese di Barbaresco delle Langhe, in provincia di Cuneo
24 giugno 2021 | C. S.
Barolo e Barbaresco hanno iniziato il 2021 nel segno della ripresa: nei primi cinque mesi del 2021 infatti hanno registrato punte del 26-28% di crescita sull'imbottigliato. Lo ha annunciato Matteo Ascheri, imprenditore vitivinolo di Bra, appena riconfermato alla guida del Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Del Consorzio fanno parte 500 aziende vitivinicole che rappresentano 10mila ettari di vigneti in Langa e Roero e oltre 60 milioni di bottiglie.
"Questo secondo mandato - sottolinea Ascheri - sarà un'opportunità importante per concludere il percorso iniziato nel 2018. Se in questi tre anni è stato importante consolidare i marchi Barolo e Barbaresco, da adesso in avanti sarà importante affrontare le sfide di tutte le denominazioni che rappresentiamo, che nei primi cinque mesi dell'anno hanno registrato risultati molto buoni, con un +19,7% sull'imbottigliato".
La celebrazioni dei vignaioli
Presso la Torre di Barbaresco e il Museo Cavazza è stata inaugurata la mostra fotografica 'Volti di Barbaresco', un percorso per immagini in bianco e nero e in grande formato, allestita negli spazi recintati e intorno alla Torre medievale di Barbaresco. L’esposizione permanente en plein air ha come protagonisti 39 volti del Barbaresco Docg: sono i produttori che hanno reso grande e famoso nel mondo enologico questo piccolo paese delle Langhe, in provincia di Cuneo – di soli 600 abitanti e 41 cantine – e che dà il nome a un’intera denominazione di origine controllata e garantita.
Sono 39 immagini stampate su pvc adesivo polimerico plastificato, che resiste qualche anno alle intemperie (sole, pioggia, umidità, etc), riproducendo il più fedelmente possibile la resa del bianco e nero. E sono accompagnate da altre 39 piccole immagini in B&N e da un testo di massimo 150 caratteri in italiano e inglese, riferito a ciascun protagonista. Le targhette esplicative comprendono anche il Qr code che rimanda al sito di ogni singola cantina.
La mostra prosegue poi all’interno della Torre di Barbaresco negli spazi del Museo Cavazza, ma con altre immagini degli stessi produttori proiettate a colori sulle pareti interne di pietra e mattoncini. Completa la rassegna la raccolta di video pillole – di nuovo in bianco e nero – in cui ciascun produttore racconta in libertà 'Un’Annata a Barbaresco': dalla più lontana alla più recente, dalla più favorevole alla più difficile; ma anche un’annata in cui è avvenuto un fatto bello e importante per la vita del produttore, come la nascita di un figlio, un matrimonio o addirittura la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.
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