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Olio extra vergine d'oliva a 1,99 euro al litro: ora basta, fermiamo lo scempio!

Olio extra vergine d'oliva a 1,99 euro al litro: ora basta, fermiamo lo scempio!

Le offerte volantino sull'olio extra vergine d'oliva sono tornate con prepotenza a lusingare gli occhi dei consumatori. Da più di un anno i 2,99 euro/litro sono la norma, con qualche uscita a 2,69 o, più raramente, a 2,49 euro/litro. Il prezzo odierno è uno scandalo che merita l'apertura di un fascicolo. La replica della Pietro Coricelli Spa: noi danneggiati

19 febbraio 2021 | Alberto Grimelli

Con le quotazioni dell'olio extra vergine d'oliva spagnolo a 1,8-2 euro/kg, come era fino a qualche mese fa, il prezzo di 2,49 euro/litro a scaffale è tecnicamente e commercialmente fattibile.
Non parliamo poi del 2,99 euro/litro che, con quotazioni all'ingrosso fino a 2,3-2,4 euro/kg, è alla portata dei bilanci di industrie olearie e Grande Distribuzione.
Prezzi simili a scaffale, seppur possano far arrabbiare il mondo produttivo, sono leciti e in linea con le dinamiche di mercato internazionali. I margini di guadagno sono nulli o di qualche centesimo di euro. Sono i volumi e la logica dell'economia di scala a creare la convenienza ad operare in tal senso. Gridare e scandalizzarsi, quindi, non serve a nulla, se non a darsi la zappa sui piedi.

Quando si sconfina dal tecnicamente e commercialmente fattibile occorre cominciare a farsi qualche domanda.

L'insegna della Grande Distribuzione Iper è uscita con un volantino, valido fino al 21 febbraio, con una bottiglia da litro a 1,99 euro. Sconto 60% sul prezzo ordinario (vedi volantino).
Sul volantino non è indicato trattarsi di un sottocosto, né di un “fine serie”, né di un'offerta limitata a una determinata quantità.
Si tratta, quindi, di un'offerta promozionale ordinaria e come tale la tratteremo.

E' noto che, fino all'estate scorsa, su oli della campagna olearia 2019/20, la quotazione all'ingrosso in Spagna era di 1,8-2 euro/kg, a seconda della qualità.
Immaginiamo pure di aver comprato a 1,8 euro/kg, ovvero 1,656 euro/litro.
Per arrivare a 1,99 euro/litro restano quindi 33 centesimi di costi per industria olearia e GDO. Oggettivamente troppo pochi perchè l'offerta sia tecnicamente fattibile.
Facciamo due conti.
Ai 1,656 euro/litro bisogna aggiungere circa 5 centesimi di trasporto e almeno 3 centesimi di perdite (morchie, filtrazione...). Arriviamo a 1,736 euro/litro.
Con i costi di imbottigliamento, stante anche la bottiglia personalizzata, difficilmente è possibile stare sotto i 25 centesimi. Questo ci porta a 1,986 euro/litro.
A questi dobbiamo aggiungere almeno altri 5 centesimi di trasporto per il centro di distribuzione della GDO. Il che ci porta a 1,991 euro/litro.
Teoricamente, quindi gli 1,99 euro/litro sono fattibili. Solo teoricamente perchè non abbiamo messo in conto né i costi fissi aziendali dell'industria olearia né quelli della Grande Distribuzione (personale, ammortamenti per fabbricati e attrezzature, spese promozionali e commerciali…), singolarmente ammontanti al 10-15% del costo di approvvigionamento.
Al famoso 1,99 euro/litro, insomma, bisognerebbe aggiungere almeno il 20% di costi fissi, il che ci porta a 2,38 euro/litro.

2,49 euro/litro, con margini di guadagno risicatissimi, è quindi tecnicamente e commercialmente fattibile. 1,99 euro/litro proprio no.
L'operazione meriterebbe quindi l'apertura di un fascicolo da parte delle autorità preposte per delinearne con precisione i contorni e verificarne la liceità.

L'auspicio è che, oltre all'intervento delle autorità, vi sia anche una decisa presa di posizione di tutto il mondo olivicolo, associazionistico e non.
Tralasciando considerazioni etiche e morali, è infatti chiaro che, di fronte a offerte a 1,99 euro/litro, vendere olio italiano a 6-7 euro/litro a scaffale diventa impossibile. Troppo alto il divario di prezzo perchè il consumatore possa giustificarlo. Quel che succederebbe, inevitabilmente, è che gli stock di extra vergine nazionale rimarrebbero molto elevati, dando luogo tra qualche settimana o mese a una devastante speculazione al ribasso.
Tollerare gli 1,99 euro/litro a scaffale significa decretare la morte del comparto olivicolo nazionale.
E' tempo di alzare la voce! Ora!

Integrazione/Replica della Pietro Coricelli Spa - 19-2-2021

La Pietro Coricelli Spa "non ha mai assolutamente autorizzato gli Ipermercati Iper alla vendita dell'olio in questione al prezzo di euro 1,99 al litro, nè tantomeno ha autorizzato campagne di vendita con tali sconti o sottocosto dei propri prodotti. Il prezzo di vendita della merce agli Ipermercati Iper è di gran lunga superiore a quegli stessi prezzi indicati nel Vostro articolo come "leciti e in linea con le dinamiche di mercato internazionali."

La Pietro Coricelli Spa "ha già preso immediata distanza dall'operato degli Ipermercati Iper, riservandosi ogni azione nei confronti di tale società, anche per il risarcimeto dei danni, posto che quella in essere si traduce in una iniziativa incomprensibile anche per la Pietro Coricelli Spa e, comunque, di svilimento del suo marchio, della sua azienda e dei suoi prodotti."

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francesco rossi

21 febbraio 2021 ore 21:05

Appunto: è extravergine ? Perché Coricelli non dice a quanto lo ha venduto. Andrebbe esplicitata la data di produzione.

Enrico Pannuto

21 febbraio 2021 ore 06:25

È olio extravergine ?

maria lisa clodoveo

20 febbraio 2021 ore 09:32

Dopo tanti anni di lotta mi limiterò a dire... Non è un’OPERA DI BENEFICENZA... nell’imprenditoria per ognuno che vince qualcun’alto perde. AI CONSUMATORI RICORDO CHE CIÒ CHE NON SI PAGA SUBITO IN MONETA CONTANTE SI PAGHERÀ DOPO IN SALUTE, QUALITÀ DELL’AMBIENTE, E IN MANCATA TUTELA DEI LAVORATORI... solo gli ingenui e gli illusi credono che la GDO regali la qualità a basso prezzo!