Italia
L'olio extra vergine d'oliva Igp Toscano imbocca la strada della massima qualità, senza se e senza ma
Stop alle deroghe per frangiture tardive di olive. Il termine ultimo per certificarlo Toscano Igp è stato confermato al 10 dicembre scorso. Una scelta che guarda alla responsabilità dei produttori e a un mercato che cambia, alla ricerca sempre più della qualità
11 dicembre 2020 | T N
Dopo molti anni il Consiglio di amministrazione dell'Igp Toscano sceglie la via dell'intransigenza, dicendo no a deroghe sul termine ultimo di frangitura per la certificazione, che resta così inderogabilmente fissato al 10 dicembre.
Chi c'è, c'è, chi non c'è farà olio italiano.
Nel motivare la decisione presa, oltre a considerare che il clima ha agevolato le operazioni di raccolta e maturazione delle olive, il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha dichiarato che “la valorizzazione qualitativa del nostro olio deve necessariamente contemplare l'esigenza di perimetrare temporalmente la filiera produttiva entro limiti coerenti e consoni al raggiungimento degli alti standard di qualità che competono alle produzioni certificate come l'extravergine Toscano Igp.”
Una scelta comunque coraggiosa da parte del Consorzio, considerando che in Toscana è stato un anno di carica e, quindi, era forte la tentazione di “sforare” il limite.
Per chiarire ancor meglio se l'atto del Consiglio è un fuoco fatuo e un segno di un rinnovamento strategico, abbiamo interpellato il Presidente dell'Igp, Fabrizio Filippi.
- Presidente, la scelta certamente rompe un tabù, la consolidata consuetudine di rimandare il termine delle frangiture alla fine dell'anno, ma, come si legge nella lettera del Consorzio, la decisione è stata presa quando ormai i produttori avevano già finito olive e frangiture. Più che un atto d'imperio, una presa d'atto
La scelta di oggi è frutto di una strategia di anni. Abbiamo preparato, con pazienza, il terreno, seminato e ora possiamo raccogliere i frutti. Per anni abbiamo stimolato il mondo produttivo all'alta qualità, per anni abbiamo cercato, con gli scarsi mezzi a disposizione del Consorzio, di tutelare l'immagine e tenere i prezzi sostenuti. Ora possiamo fare il passo finale, facendo capire agli ultimi ritardatari che il tempo della zona Cesarini è finito. Usando un'altra metafora calcistica: si giocano 90 minuti senza recupero. Una decisione che vuole tutelare tutti e il buon nome dell'Igp Toscano, in Italia e nel mondo.
- Mi sembra di capire che si è imboccato una via senza ritorno. Si dice però che se si vogliono fare “i numeri”, ovvero i volumi di vendita, bisogna accettare alcuni compromessi...
E qui la fermo subito. Sul fronte della sicurezza, dell'origine e del rispetto del disciplinare il Consorzio non ha mai fatto passi indietro. Le recenti inchieste giudiziarie, partite da segnalazioni del Consorzio stesso, ne sono la prova. Sul fronte della qualità debbo ammettere che, in alcune occasioni, poche per la verità, abbiamo deluso le aspettative. E' stato il prezzo che abbiamo dovuto pagare a una certa riottosità nell'avviarsi, da parte del mondo agricolo Toscano, verso la strada dell'innovazione e dell'eccellenza. Ora è tempo di lanciare un messaggio chiaro e forte: chi guarda indietro è perduto. L'eccellenza è la sola via maestra per l'olio extra vergine di oliva Igp Toscano.
Potrebbero interessarti
Italia
Oleoturismo: i dettagli della nuova legge regionale pugliese

Sono considerate attività oleoturistiche le attività formative ed informative nonché le iniziative a carattere culturale e ricreativo. Nel testo di legge vengono disciplinate le procedure da seguire per l'avvio dell'attività oleoturistica e fissa standard minimi di qualità.
14 giugno 2025 | 09:00
Italia
Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico
12 giugno 2025 | 14:00
Italia
I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA)
12 giugno 2025 | 12:00
Italia
I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali
12 giugno 2025 | 10:00
Italia
L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica
12 giugno 2025 | 09:00
Italia
Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione
11 giugno 2025 | 11:00