Italia 09/10/2020

Il Covid 19 ha cambiato il modo di fare agricoltura e proporsi sui mercati

Il Covid 19 ha cambiato il modo di fare agricoltura e proporsi sui mercati

Ormai non si parla neanche più di agricoltura 2.0 ma di 4.0, con l'innovazione non solo in campo, poichè la qualità non basta più, ma anche nel modo di comunicare e di proporsi al mondo globalizzato


Il Coronavirus ha radicalmente cambiato lo stile di vita e le abitudini di tutto il mondo con conseguenze inevitabili e durature per l’economia e per il lavoro di tutti.

L’agricoltura è uno dei settori che ha risentito in maniera più importante delle novità a cui in maniera repentina e inaspettate gli operatori hanno dovuto adeguarsi. Ai nuovi modi di comunicare e all’innovazione per una nuova agricoltura 4.0, con l’obiettivo di trasformare la recente esperienza in una nuova opportunità, l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena ha dedicato una tavola rotonda per sviluppare il tema “Vendite e marketing, la trasformazione digitale ai tempi del Covid”.

All’apertura dei lavori del presidente dell’Unione di Siena Nicola Ciuffi, hanno fatto seguito tre sessioni di interventi con i relatori sia in presenza che in collegamento; ad iniziare le esperienze dirette delle aziende, esposte dai rappresentanti di San Felice, Rocca delle Macìe e Boschetto Campacci.

La seconda sessione dal titolo “Impatto economico, cambiamenti della comunicazione e sostenibilità e innovazione opportunità per l’agrifood” ha visto gli interventi di Alberto Mattiacci, ordinario di Marketing e Business Management della Sapienza Università di Roma. Per Matiacci “È sbagliato pensare di andare avanti continuando a fare quello che si faceva prima e soprattutto è sbagliato pensare che d’ora in avanti sia sufficiente fare un prodotto di qualità. Il mercato si è ancor più globalizzato e dovremo smettere di pensare l’Italia al centro del mondo. Non è più così! Il mondo sta cambiando e dobbiamo cambiare anche noi”.

Luca Toschi, direttore del Center for Generative Communication dell’Università di Firenze, affrontando l’evoluzione della comunicazione, ha affermato che “La frammentazione insostenibile dei sistemi, ha creato esperti di comunicazione ovunque e un mutamento sostanziale, noi non andiamo più alla ricerca di risposte, ma vogliamo fare solo domande. Sta nascendo uno straordinario agonismo della comunicazione, dove ognuno comunica a modo suo”.

Dopo Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab e della Fondazione Prima, la terza sessione è stata dedicata a “E-commerce e settore fieristico”, con gli interventi di Gianni Bruno, Exhibition Manager Wine&Food di Verona Fiere che ha illustrato l’evoluzione dello scenario per i grandi eventi fieristici del wine-Food; Andrea Ballardini, di Alibaba Italia e Egidio Murru, di Webidoo e direttore commerciale Global Business, partner Alibaba; Mauro Bricolo, di Vivino, la ‘app’ più importante al mondo per il mercato del vino e Guido Zama, responsabile Foodelizia.

La quarta sessione è stata dedicata al tema del “Credito e marketing, le esperienze delle banche” mentre le conclusioni sono state tratte da Federico Castellucci, presidente Federazione Nazionale di Prodotto Vino di Confagricoltura.

di T N