Italia

VERSO UN PRODI BIS, MA QUANTO DURERA’?

Dopo la bocciatura al Senato, tutti si ricompattano intorno a Romano Prodi. L’Ulivo e molti leader chiedono già un reincarico al premier uscente

22 febbraio 2007 | T N

Dall’Ulivo un solo nome: Romano Prodi.
La ragione è chiara, scongiurare, a tutti i costi, il ritorno della destra e di Berlusconi. Lo ha detto molto chiaramente Rutelli: “la maggioranza ha due doveri: politica estera credibile e scongiurare il ritorno della destra”.
Tentano un’operazione di ricompattamento della maggioranza anche i Ds. Franceschini, capogruppo Ulivo: “Pronti a riconfermare la fiducia a Prodi” e Fassino: “Ora tutta l'Unione sia leale con Prodi”.
Finora è la sinistra radicale a non essersi ancora pronunciata ma è probabile che Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Verdi indichino nuovamente Romano Prodi.
Il Capo dello Stato potrebbe quindi, dopo consultazioni lampo, rimandare Prodi alle Camere per verificare se un Governo di Centro Sinistra abbia ancora la fiducia.

Nel caso di reincarico Romano Prodi chiede però un governo forte, ovvero un sostegno totale e incondizionato da parte di tutti i partiti dell’Unione. “Carta bianca” si dice da ambienti vicini al premier.
Quanto a possibili allargamenti della maggioranza, l’unica ipotesi per il momento allo studio è quella di “un’apertura di interesse” verso Follini e forse gli autonomisti siciliani di Lombardo.

Il vero nodo restano comunque i numeri al Senato, che non garantiscono un vita tranquilla a un possibile Prodi bis.
Afghanistan, Dico, Pensioni, Tav questi argomenti saranno presto o tardi all’ordine del giorno e i dissidenti sono già in agguato.
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