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DELICATI E GENTILI, MA CON PERSONALITA’. GLI EXTRA VERGINI DEL GARDA DELIZIANO LA BUONA TAVOLA

Il Consorzio dell'olio Garda Dop festeggerà il prossimo 18 marzo il terzo anno di vita. Intanto, nel corso dell’Olive oil european style, che si è tenuto a Parma alla presenza delle massime autorità in materia, è stato presentato il bilancio dell’attività finora svolte con gli obiettivi futuri sui quali puntare

17 febbraio 2007 | T N

Educare all’acquisizione di una cultura di prodotto. Farlo in modo continuativo, senza mai venire meno a un impegno che deve essere percepito come una missione. E’ stato questo lo spirito che ha mosso il Consorzio di tutela olio extra vergini di oliva Garda Dop nei quasi tre anni di intensa attività.

L’istituzione delle denominazione di origine per l’olio extra vergine di oliva costituiscono un valore fondamentale cui non si può certo rinunciare, proprio perché dietro a un marchio così significativo vi è la concreta possibilità di salvaguardare il patrimonio delle peculiarità espressive di un’area di produzione così altamente vocata alla qualità com’è appunto il territorio gardesano.

Durante i lavori dell’Olive oil european style, tenutisi a Parma nei giorni 8 e 9 febbraio, il Consorzio del Garda Dop, ha presentato la propria attività istituzionale in una conferenza stampa. Lo ha fatto raccontando le tappe di un percorso ch’è partito dal 18 marzo 2004, da quando cioè è stato ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

“Ci riteniamo ampiamente soddisfatti”, ha dichiarato il neo presidente Stefano Pedò, fresco di nomina. L’impegno che è stato condotto fino ad oggi da Laura Turri ha coinvolto l’intera filiera produttiva, all’insegna del conseguimento di traguardi qualitativi sempre più alti, frutto di un lavoro corale, che ha visto protagonisti, in prima linea, tutti i 614 soci, fra olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori. I risultati si notano già solo considerando il mantenimento in essere della ricca e composita biodiversità del territorio gardesano, ma anche rispetto al miglioramento delle produzioni.

Il territorio, con il suo prodotto di punta ch’è l’extra vergine, d’altra parte merita e risponde anche piuttosto bene a tutte le sollecitazioni, interpretando le esigenze del moderno consumatore desideroso di un prodotto d’eccellenza buono al gusto ma altrettanto sano. Ci sono risultati concreti: lo provano tra l’altro gli ampi consensi che derivano dai mercati, disposti ad accogliere un prodotto superiore a prezzi più alti, rispetto ad extra vergini di altra provenienza.



Gli extra vergini del Garda esprimono un prodotto che si caratterizza per un profilo sensoriale altrove non riproducibile, che trova il massimo apprezzamento da parte di un consumatore più attento alla percezione della qualità organolettica. Non a caso, gli oli gardesani piacciono perché delicati e gentili al palato, ma dotati allo stesso tempo di personalità.

Si presentano sullo scaffale con la denominazione “Garda” e con le tre menzioni geografiche aggiuntive di “Bresciano”, Orientale” e “Trentino”; e sono molto apprezzati in Italia, ma anche nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti.

“Il nostro impegno per i prossimi mesi – ha dichiarato il presidente Pedò – consisterà nel promuovere e favorire l’acquisizione di una cultura dell’olio, sia con un’attenzione mirata rivolta al consumatore, sia con un occhio più sensibile verso il fruitore professionale del prodotto, che a sua volta farà da tramite con il consumatore. Degli ottimi risultati – aggiunge Pedò – sono stati intanto conseguiti con gli assaggi guidati effettuati a più riprese dall’Onaoo, l’Organizzazione nazionale assaggiatori oli di oliva, per un’operazione che si ripeterà in diverse altre occasioni; mentre, per restare in tema di corretta promozione, nel corso delle prossime settimane avremo a disposizione, quale importante strumento di formazione per le scuole alberghiere, un volume di Luigi Caricato sul corretto impiego dell’extra vergine gardesano in cucina e a tavola”.

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