Italia 21/09/2018

L'olio d'oliva sequestrato va in beneficenza

2 mila litri di extra vergine privo di tracciabilità ma di ottima qualità sono stati donati alla Caritas con l'impegno per la Onlus beneficiaria di provvedere all’imbottigliamento, all’etichettatura ed al ritiro dell’olio sequestrato


Qualche settimana fa la Guardia di Fianza aveva sequestrato circa 2000 litri di olio extra vergine di oliva in un frantoio del Friuli Venezia Giulia.

Il sequestro fu eseguito in quanto erano state commesse molteplici violazioni inerenti gli obblighi di indicazione di origine, classificazione, etichettatura, tracciabilità, stoccaggio e registrazione sul registro telematico Sian.

In mancanza di tutta questa documentazione l'olio non poteva comunque essere messo in commercio anche se, dalle analisi effettuate, risultava extra vergine di ottima qualità.

Il destino sarebbe stata la distruzione del prodotto, che aveva un valore di circa 35 mila euro.

La Guardia di Fianza si è così attivata per ottenere il nulla osta del Ministero delle politiche agricole per lo sblocco del sequestro amministrativo e la possibilità di dare l'olio in beneficenza.

Il Ministero ha concesso in tempi brevi il nulla osta, con l'impegno per la Onlus beneficiaria, la Fondazione Diocesana Caritas di Trieste, di provvedere all’imbottigliamento, all’etichettatura ed al ritiro dell’olio sequestrato.

La Caritas ha già provveduto a distribuire l'olio alle famiglie bisognose dell'area.

di T N