Italia

VIVACE DIBATTITO SUL FRONTE OLIO, SALUTE, COMUNICAZIONE E MARKETING

Una voce dei lettori in grande fermento. Ci scrivono tra gli altri Livio Presutti, Francesca Petrini e Mario De Angelis. Si vuol puntare sulle cose vere, fondate su solide basi. Il comparto olivicolo, viene scritto a chiare lettere, può crescere in consapevolezza e ottenere risultati vantaggiosi

20 maggio 2006 | T N

Prosegue il dibattito sul tema olio di oliva e salute. La questione è stata sollevata da un nostro attento lettore, Luigi Tega, cui sono seguiti una serie di altri interventi: link esterno

La domanda di partenza è pressapoco la seguente: può, il binomio olio di oliva e salute, determinare il successo commerciale?

Così, dopo l’articolo di primo piano di Luigi Caricato: Fare formazione è un dovere morale, ma soprattutto è la strada più opportuna per dare dei contenuti alla comunicazione. Non si può insomma comunicare qualcosa di efficace se prima non si conosce e apprezza a sufficienza il prodotto di cui si intende fare promozione”. Ma per leggere l’intero testo ecco il link: link esterno

Ora, ecco invece la lettera di Livio Presutti, emblematica: “Mi sembra invece che quello dell’olio extravergine di qualità possa rappresentare un battaglia lunga ma fondata su solide basi e proprio per questo destinata poi a durare nel tempo: non vorrei mai che qualcuno comprasse il mio olio per comprare un sogno né tantomeno un elisir di lunga vita; vorrei solo che tutti avessero la cultura dell’olio extravergine di qualità…”

E ancora: “resto convinto che un lavoro impostato sulla sostanza, sulle cose vere, sulla diffusione di conoscenze e non di spot o di efficaci immagini significhi fare bene il proprio lavoro, proprio quello che vorrei trasmettere ai miei figli nella speranza che venga a tutti la nausea e il rifiuto della superficialità, della furbizia e del fatuo a vantaggio della serietà della costanza e del senso del dovere”.


Così, tra l’altro, la produttrice marchigiana Fancesca Petrini: “L’aver evidenziato, a livello scientifico, i benefici dell’olio di oliva è stato nel tempo determinante perché il comparto olivicolo crescesse sia in termini di maggiore consapevolezza sia di maggiore offerta. Tutto sommato un risultato più che positivo”.

E ancora: ”… per ravvivare il comparto, non è necessario smettere di parlare di olio e salute anzi, a mio avviso, dovremmo parlarne ancora e molto di più, purché correttamente e con linguaggi diversi, anche in contesti non usuali come negli ospedali e nelle scuole; oggi più che mai, date le pressanti richieste di cibi più sicuri e naturali”.

Per leggere l’intera lettera:
link esterno

Ecco, invece, la testimonianza di chi ha lavorato un’intera vita nel mondo dell’olio di oliva, nello storico Istituto di elaiotecnica di Città Sant’Angelo. Ci riferiamo a Mario De Angelis: “Al Convegno di Città S.Angelo, non si è voluto pubblicizzare l’olio extra vergine di oliva, né salvare il comparto con i tocoferoli, lo squalene o altri costituenti minori dell’olio stesso, bensì si è voluto evidenziare, quella piccola parte dell’olio che fa bene alla salute del consumatore. In definitiva non si è voluto fare marketing e/o pubblicizzare l’olio per venderne di più, ma comunicare e chiarire i risultati aggiornati dello studio dei costituenti minori del condimento/alimento olio”. E prosegue con altre considerazioni su cui è bene curiosare…

Per leggere l’intera lettera:
link esterno

Vi sono altre lettere, anche a favore della posizione di Tega. Per esempio Leonardo Altobelli, ma non motiva la propria opinione, tranne nel sostenere che “il punto di vista del
consumatore andrebbe tenuto in maggior considerazione”. Ora, noi ci chiediamo: in che senso?
Sarebbe bene che si esprimesse una posizione in modo da offrirne le motivazioni.

Questa settimana, in primo piano, c’è l’intervento di Alberto Grimelli.
Se vi fossero altri lettori interessati ad affrontare il tema, siamo ben lieti di ospitare ogni possibile opinione.

Potrebbero interessarti

Italia

Oleoturismo: i dettagli della nuova legge regionale pugliese

Sono considerate attività oleoturistiche le attività formative ed informative nonché le iniziative a carattere culturale e ricreativo. Nel testo di legge vengono disciplinate le procedure da seguire per l'avvio dell'attività oleoturistica e fissa standard minimi di qualità. 

14 giugno 2025 | 09:00

Italia

Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico

12 giugno 2025 | 14:00

Italia

I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA) 

12 giugno 2025 | 12:00

Italia

I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali

12 giugno 2025 | 10:00

Italia

L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica

12 giugno 2025 | 09:00

Italia

Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione

11 giugno 2025 | 11:00