Italia

Olio extra vergine di oliva amaro e piccante, amore al primo assaggio

I milanesi alla prova di assaggio di un olio amaro e piccante: " i colpi di tosse non sono mancati, per la nota piccante accompagnati da strani movimenti della mandibola legati a qualche tratto di amaro" ma "se non è stato amore al primo assaggio, lo è stato al secondo"

02 giugno 2017 | Christian Sbardella

Si è conclusa da qualche settimana la grande campagna di promozione dell’olio Toscano IGP “Autentica Tentazione” organizzata dal Consorzio di tutela nel capoluogo lombardo ed il palato dei milanesi ha il ancora il gusto amaro e “piccantino”, tipici sentori dell’olio toscano.

Per il Consorzio quindi una doppia sfida, da una parte quella di creare interesse nel consumatore milanese ma al contempo educare i loro sensi ad un olio, apparentemente ancora lontano dalle loro preferenze essendo abituati ad oli più tenui e dolciastri, retaggio di un utilizzo nel passato di burro o comunque di olio proveniente dalla Liguria o dal Lago di Garda, connotati da sentori ben diversi dagli extravergini toscani.

Dico però in apparenza, perché con grande piacere e sorpresa ho potuto constatare che le persone, se ben edotte sanno riconoscere, apprezzare e giudicare portando la loro valutazione ad un livello di assoluta imparzialità ed oggettività.

Questo è quanto emerge dalla settimana di degustazioni ed assaggi itineranti con le tre Apecar brandizzate IGP Toscano in una sorta di vero “street oil”, conclusosi con un magnifico quartetto di cuochi di ristoranti toscani che hanno interpretato il vero olio Toscano: Filippo Germasi del ristorante Acquapazza (Firenze) con il suo Polpo e Patate Viola, Cristian Santandrea e Maria Probst del ristorante La Tenda Rossa (Cerbaia) con una Zuppa di Pane Liquido accompagnata da una Sfera di Aglio e Rosmarino e Stefano Pinciaroli ristorante PS (Cerreto Guidi) con la Tartare di Pomodoro agli Agrumi servita con una Spuma di Olio Toscano di IGP.

Certamente i colpi di tosse non sono mancati, per la nota piccante accompagnati da strani movimenti della mandibola legati a qualche tratto di amaro, peraltro anche simpatici, ma alla spiegazione di questa risposta sensoriale ai suddetti attributi positivi, (se la normativa li ha così codificati ci sarà un motivo), dovuta prevalentemente alla carica di polifenoli, straordinari alleati antiossidanti naturali, la loro diffidenza iniziale è divenuta amicizia.

Quindi se non è stato amore al primo assaggio, lo è stato al secondo a piena dimostrazione dell’importanza espressa dall’educazione e dalla giusta informazione per un consumatore sempre più desideroso di sapere e consapevole.

L’olio IGP Toscano ha davvero tentato i milanesi e loro hanno messo in pratica la buona regola, cedere.

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