Italia
Sequestro legittimo se l'indicazione dell'origine è ingannevole
Sentenza storica della Cassazione sulla pasta Garofalo, confermato il sequestro di mille tonnellate di pasta in cui era evidente l'italian sounding e molto meno la scritta Made in Turkey
25 maggio 2017 | T N
La Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di mille tonnellate di pasta nel porto di Genova, qualche anno fa, prodotti dalla Garofalo di Gragnano in uno stabilimento in Turchia. Sulle confezioni era fatto intendere, secondo i supremi giudici, che la pasta avesse un'origine italiana, mentre in realtà l'origine era turca, ma l'indicazione era posta "sotto la data di scadenza, poco leggibile e apposta con inchiostro diverso, facilmente rimuovibile".
L'etichetta, quindi, contemplerebbe tutti i reati contestati poichè, ad avviso della Cassazione, in maniera "argomentata e logica", il Tribunale del riesame nel congelare l'ingente carico "ha ritenuto fallaci le indicazioni apposte sulla pasta, tali da ingannare il consumatore sulla provenienza della merce e da integrare l'ipotesi penale".
L'amministratore delegato della 'Garofalo', Massimo Menna, in Cassazione ha contestato senza successo la sussistenza delle accuse di vendita di prodotti industriali con segni contraffatti, frode contro le industrie nazionali, e violazione del 'made in Italy', spiegando che i 2700 colli di pasta della linea 'Santa Lucia' erano destinati al mercato africano, al Benin Mali, e la sosta ligure era solo tecnica per l'imbarco delle merci verso l'Atlantico. Secondo la difesa di Menna, non era stato commesso alcun illecito penale perchè la pasta non era per il mercato italiano nè europeo, erano spaghetti in transito da un paese straniero ad altro paese, entrambi extracomunitari, "non era stata posta in essere alcuna attività di sdoganamento funzionale a una commercializzazione in Italia della pasta, solo temporaneamente depositata in area doganale". Secondo gli 'ermellini', invece, correttamente i giudici liguri hanno ritenuto "esservi stata introduzione almeno temporanea nel territorio italiano e risultando la commercializzazione da parte del pastificio Garofalo con sede a Gragnano proprio dalla fattura emessa in favore della ditta francese 'Franco Africanine del Negoce sas' con sede a Parigi".
L'emissione della fattura in Italia rileva come "parte del processo di messa in circolazione della merce" e non importa se "nella fattura è indicata la clausola FOB, ossia l'indicazione del porto di imbarco in Turchia". Inoltre "il magazzino dove era temporaneamente custodita la merce sequestrata si trova nell'area doganale e quindi in territorio italiano" pertanto - afferma la Cassazione - "anche la presenza temporanea della merce, ancorchè destinata all'estero, appare condotta idonea a integrare l'importazione, nel senso di introduzione, della stessa nel territorio italiano". E' la seconda volta che il maxi sequestro, emesso nell'ottobre 2015, approda in Cassazione che nel giugno 2016 lo aveva annullato con rinvio. Ora il riesame bis dello scorso settembre, è stato convalidato.
Potrebbero interessarti
Italia
Oleoturismo: i dettagli della nuova legge regionale pugliese

Sono considerate attività oleoturistiche le attività formative ed informative nonché le iniziative a carattere culturale e ricreativo. Nel testo di legge vengono disciplinate le procedure da seguire per l'avvio dell'attività oleoturistica e fissa standard minimi di qualità.
14 giugno 2025 | 09:00
Italia
Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico
12 giugno 2025 | 14:00
Italia
I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA)
12 giugno 2025 | 12:00
Italia
I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali
12 giugno 2025 | 10:00
Italia
L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica
12 giugno 2025 | 09:00
Italia
Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione
11 giugno 2025 | 11:00