Italia
L'olio d'oliva IGP Campania si presenta al grande pubblico
Una bottiglia per una Regione, la Campiania che può e vuole fare numeri nel settore olivicolo-olearia, presentandosi al mercato sotto l'unico ombrello dell'IGP. Un work in progress che si potrebbe concludere entro la fine del 2017
13 aprile 2017 | T N
Con un convegno tenutosi presso lo stand SOL&Agrifood di Vinitaly 2017, il Comitato Promotore ha presentato il progetto di Identificazione Geografica Protetta (IGP) per l’olio extra vergine di oliva Campania, progetto che vede accomunati le principali categorie rappresentative del settore olivicolo campano ed i più importanti confezionatori della regione, con il convinto appoggio della Regione Campania.
Scopo del convegno è stato quello di illustrare lo stato di avanzamento dei lavori. In particolare sono state illustrate le bozze delle relazioni tecnica, socioâeconomica e storica, a corredo della richiesta di riconoscimento che sarà presentata nei prossimi mesi alla Regione Campania.
Ha introdotto i lavori il Presidente del Comitato Promotore, Raffaele Amore, ringraziando tutti coloro che, a titolo gratuito, stanno dando il loro contributo al progetto ed ha ribadito l’importanza di un marchio unico regionale per promuovere e rilanciare l’olivicoltura campana. Ha poi preso la parola il Consigliere regionale per l’Agricoltura avv. Franco Alfieri che ha ribadito il sostegno politico all’iniziativa, e quanto essa possa favorire il rilancio del comparto olivicolo campano.
Ne abbiamo parlato con Maria Sicuranza, coordinatrice del gruppo di lavoro per il dossier IGP.
- Perchè la Campania ha bisogno di un'IGP per l'olio extra vergine di oliva?
Le Dop già presenti e attive sono una risorsa importante per il territorio ma purtroppo non riescono a sviluppare volumi necessari per affrontare i mercati esteri. Il sistema delle indicazione geografiche campane non potrebbe soddisfare una richiesta di qualche container di olio certificato. Speriamo con l'IGP di ovviare a questo problema.
- L'IGP è dunque in concorrenza con le DOP?
Assolutamente no, anzi. Speriamo che penetrando importanti mercati esteri con il nome Campania, poi vi sia spazio anche per le Colline Salernitane, Cilento, Colline dell'Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche.
- A che punto sono i lavori per l'IGP Campania?
A buon punto direi. Stiamo perfezionando il disciplinare di produzione e completando i dossier, in particolare quello storico. La speranza è quella di poter presentare la pratica per l'ottenimento dell'IGP per fine anno.
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