Italia
La Puglia vara il suo piano di contrasto a Xylella fastidiosa
Per la lotta alla batteriosi istituita l'Arxia. Indennizzi fino al 30% del mancato reddito per gli olivicoltori nelle zona affetta da Xylella fastidiosa
23 marzo 2017 | T N
La Puglia ha varato, con legge regionale approvata con 26 voti favorevoli e 15 contrari, la normativa organica per il contrasto a Xylella fastidiosa.
I punti essenziali della nuove disposizione regionale riguardano un inasprimento delle sanzioni per gli olivicoltori inadempienti rispetto alla lotta obbligatoria al vettore, ovvero la sputacchina. I soggetti non ottemperanti alle prescrizioni, non possono usufruire di benefici da parte della Regione né partecipare a gare o bandi per l'assegnazione dei fondi comunitari.
Per chi si atterrà alle norme, però, ci sono delle compensazioni. Nella legge è data la definizione della zona delimitata, che è costituita da una zona infetta e una zona cuscinetto, intesa quest'ultima come una superficie di dieci chilometri intorno alla zona infetta. La legge prevede che proprietari e conduttori delle aree in questione possano beneficiare di contributi integrativi a fronte dei costi sostenuti per l'attuazione delle misure fitosanitarie, e che abbiano diritto ad accedere al Fondo di solidarietà nazionale per la compensazione del mancato reddito quando i danni risultino superiori al 30% della produzione lorda vendibile.
Molto discussa l'indicazione, prevista dalle legge regionale, del diritto di reimpianto, che comunque deve essere autorizzato dal Servizio Fitosanitario Regionale, ma solo con cultivar con scientificamente provata non suscettibilità a Xylella. Al momento esistono varietà, in corso di prova e sperimentazione, che stanno manifestando scarsa suscettibilità al batterio, tra queste Leccino e forse FS17, ma attualmente esistono cultivar la cui resistenza possa dirsi scientificamente provata. Inoltre, nonostante qualche cauta apertura, vige il divieto di reimpianto per effetto di legislazioni nazionali e comunitarie, gerarchicamente superiori alla normativa regionale.
Infine la legge regionale istituisce l'Arxia che si dovrà occupare della gestione operativa della batteriosi. La Regione sosterrà infine la ricerca scientifica, promuovendo l'istituzione nell'area infetta di un laboratorio diffuso a cielo aperto, che possa consentire la più ampia sperimentazione da parte delle istituzioni scientifiche e il coinvolgimento della aziende agricole.
"Abbiamo fortemente voluto l'approvazione di questa legge - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - per dotare la Puglia degli strumenti di reazione necessari a fronteggiare un disastro fitosanitario che non ha precedenti. La Regione Puglia sta impiegando tutte le energie per contenere la diffusione del batterio e, al tempo stesso, per sostenere le aziende colpite. Un'attenzione particolare sarà rivolta proprio a queste ultime, alle quali non solo bisognerà ristorare i danni da calamita ma alle quali bisognerà anche garantire una visione del futuro con la prospettiva dei reimpianti e coltivazioni compatibili. La nostra agricoltura va sostenuta ad ogni costo".
"La legge approvata oggi dal Consiglio - dichiara l'assessore all'Agricoltura Leonardo Di Gioia - ci consente di avere un quadro normativo di riferimento per coordinare le azioni di contrasto alla Xylella. Usciamo dalla logica dell'emergenza per entrare nella logica della convivenza, dotandoci di strumenti e conoscenze che nel tempo speriamo ci portino a bloccare una fitopatia di cui ad oggi non si conosce la cura".
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