Italia

CSQA controllerà il Fungo di Borgotaro IGP, unico fungo certificato in Europa

14 settembre 2016 | C. S.

A partire dalla stagione 2016, il marchio Fungo di Borgotaro IGP - primo prodotto ortofrutticolo non coltivabile certificato a livello europeo - sarà controllato da CSQA, ente di certificazione leader a livello nazionale nel settore dell’agroalimentare, attraverso un accurato piano di controlli per tutte le categorie della filiera. Questo fungo si raccoglie in un'area di oltre 60mila ettari che interessa 8 Comuni, 6 in provincia di Parma e 2 in provincia di Massa Carrara.

La raccolta e la commercializzazione di questo prodotto sono rappresentate da una filiera che, nel 2016, coinvolge a titolo volontario circa 25 soggetti tra produttori e confezionatori. Tra le ultime novità, da quest'anno sarà commercializzato anche il prodotto essiccato in aggiunta al fresco e sarà anch'esso oggetto di controlli da parte di CSQA a garanzia del consumatore finale che potrà usufruire di un prodotto eccellente, anche da secco, in totale sicurezza.

Il marchio Fungo di Borgotaro IGP è attivo dal 1993, a seguito del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta da parte del Ministero per le Politiche agricole e forestali grazie all'iniziativa del Consorzio Comunalie Parmensi, ente che gestisce i boschi delle proprietà collettive dell’Appennino parmense e che nel suo programma di miglioramento e valorizzazione del territorio gestito, dopo aver promosso azioni mirate al razionale e corretto uso della risorsa fungo, ha intrapreso le procedure volte al riconoscimento IGP.
Nel 1995 è stato istituito il Consorzio di Tutela del Fungo di Borgotaro IGP con lo scopo di garantire, valorizzare e promuovere il prodotto principe dell'alta Valtaro - che attira ogni anni oltre 100mila persone - attraverso un apposito Disciplinare di produzione.

La storia del Fungo di Borgotaro IGP
La storia del fungo di Borgotaro inizia alla fine dell'800, grazie all'esportazione di questo prodotto da parte dei montanari costretti ad emigrare in America o in Inghilterra. A ospitare questo fungo porcino conosciuto oggi in tutto il mondo sono le Valli del Taro e del Ceno (in Emilia-Romagna) e del Magra (in Toscana) che ospitano questo fungo porcino, principale ricchezza dei boschi della zona appenninica in Provincia di Parma, tra Emilia, Liguria e Toscana.

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