Italia
L'indagine sui furbetti dell'olio d'oliva a Tavernelle Val di Pesa si allarga
Il pubblico ministero fiorentino Filippo Focardi, titolare dell'inchiesta Carapelli, allarga l'orizzonte e avvia un serie di controlli su oleifici a Lastra a Signa e Tavernelle Val di Pesa: olio tunisino spacciato per italiano e olio lampante venduto come extra vergine
25 agosto 2016 | T N
Truffare sull'olio extra vergine di oliva conviene ancora, come sta svelando un'inchiesta della procura di Firenze.
Filippo Focardi, pubblico ministero fiorentino titolare dell'inchiesta Carapelli, giusta sul tavolo della procura di Firenze dopo lo spacchettamento dell'inchiesta Guariniello sui marchi italiani che vendevano falso extra vergine, ha voluto allargare l'orizzonte, scoprendo che tra gli oleifici della zona di Tavernelle Val di Pesa certe truffe non sono così inusuali.
In una nota catena di supermercati biologici a Milano, infatti, è stata scoperta una bottiglia di extra vergine di oliva biologico che in realtà conteneva olio lampante.
L'olio era di provenienza tunisina, come indicato correttamente in etichetta, e dichiarato biologico.
Lo stabilimento di imbottigliamento si trova a Lastra a Signa.
A carico dell'oleificio è stato così aperto un fascicolo per i reati di di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.
Ulteriori accertamenti sono in corso e non è difficile immaginare un allargamento dell'inchiesta ad altre realtà.
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