Italia

L'Italia in infrazione per Xylella fastidiosa

Aperta formalmente dalla Commissione europea la procedura di infrazione a carico del nostro Paese. Il Ministero delle Politiche agricole avrà 60 giorni di tempo per rispondere a Bruxelles. La procura di Lecce pensa a una retromarcia

22 luglio 2016 | T N

Il Ministro delle politiche agricole Martina non ha convinto il Commissario alla salute Andriukatis a frenare l'iter della procedura di infrazione a carico dell'Italia per non aver ottemperato alle misure contro Xylella fastidiosa.

Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, che dava l'ok alle misure precauzionali, anche la Commissione decide per l'accelerazione, senza più alcuna dilazione per l'Italia.

L'incontro tra il Ministro Martina e il Commissario Andriukatis ha solo preceduto la procedura di infrazione, attivata attraverso la messa in mora dell'Italia.

L'Italia ha ora 60 giorni di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora di Bruxelles, altrimenti scatta la seconda tappa della procedura d'infrazione che prevede l'invio di un parere motivato. Una prima procedura d'infrazione era già stata aperta lo scorso dicembre, relativa al ritardo accumulato nell'applicazione della decisione 789/2015.

Nel frattempo sono state adottate misure Ue più leggere per la lotta alla Xylella rispetto a quelle iniziali (decisione 2016/764). Dal punto di vista giuridico Ue è quindi diventato necessario avviare una nuova infrazione, essendo state modificate le misure da applicare ma che l'Italia continua a non applicare, e questo anche nonostante una sentenza della Corte Ue.

"Alla luce di questa procedura di infrazione, per evitare equivoci, vedremo se non sia opportuno revocare il nostro provvedimento di sequestro" ha detto all'Ansa il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, spiegando che il sequestro interessa solo gli ulivi indicati dal piano dell'ex commissario Silletti il quale si era attenuto alle direttive della Ue per arginare la diffusione del batterio.

Il Ministro Martina, però, non ci sta a fare da caprio espiatorio sulla vicenda Xylella e ha convocato, per la prossima settimana, il governatore della Puglia Emiliano,m sempre molto restio alle estirpazioni.

La riunione non potrà più essere interlocutoria ma occorrerà che di decidano tempi certi per attuare le misure di contemimento del batterio.

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